PROSSEDI – Sono sempre in aumento le truffe telematiche attuate in vari modi. Tra i più classici quello di far credere alla vittima di avere problemi con il conto corrente, spingendola a condividere con un supposto operatore bancario i propri codici di sicurezza per risolvere problemi in realtà inesistenti. A quel punto, i finti operatori possono accedere al conto ed effettuare bonifici o ritirare contanti ai bancomat con il sistema dello smart cash. La truffa è fatta, mentre la vittima dovrà aspettare di controllare la lista movimenti per capire il raggiro.
A fidarsi della voce di un operatore è stato questa volta un cittadino di 77 anni residente a Prossedi che il 6 agosto è stato truffato “con artifici e raggiri costituiti da messaggi e conversazioni telefoniche”. Prima un messaggino in cui si chiedeva conto di un bonifico irregolare, poi, quando la vittima ha risposto, è arrivata la telefonata. La voce “professionale” ha indotto l’uomo ad eseguire alcune operazioni con il cellulare utilizzando l’applicazione della sua banca, e così i truffatori si sono appropriati dei codici di sicurezza del conto corrente bancario riuscendo a disporre un bonifico di 4.890,00 euro, poco sotto la soglia dei 5000 euro prefissata dall’utente come massimo per le disposizioni. Solo dopo essersi accorto dell’ammanco, l’uomo ha capito di essere stato truffato e ha sporto denuncia.
Ora, a un mese circa di distanza, le indagini i carabinieri hanno identificato e denunciato per il reato di concorso in frode informatica, un cittadino bangladese di 28 anni e una sua coetanea italiana residente a Montesarchio in provincia di Benevento.