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la performance il 29 agosto alle 20

Tutta Maranola canta in coro: è Unisono

Arte relazionale con Daniele Villa nella frazione di Formia

unisono prima-bdMARANOLA – Il 29 agosto l’intero paese di Maranola canterà all’Unisono. Un intervento di arte relazionale nato dall’incontro tra l’artista Daniele Villa la frazione di Formia e i suoi abitanti.

“Unisono – spiegano da Seminaria Sogninterra che promuove la performance – sarà un concerto sperimentale, cantato dagli abitanti di Maranola, che cercheranno di ‘accordarsi’ contemporaneamente sulle stesse note da un vicolo all’altro, dislocati negli angoli e nei cortili di tutto il borgo; un concerto diffuso che riecheggerà in ogni strada attraverso un passaparola che cingerà i visitatori nelle maglie calorose di un canto corale e gli abitanti nei battiti di un cuore unico, in un unisono che potrà essere paradossalmente discordante, a volte non armonioso, a volte struggente, a volte accordatissimo – ma che non rinuncerà alla sfida del sentirsi comunità”.

Chiunque vorrà, potrà partecipare cantando o suonando, o semplicemente aggiungendo la propria voce o scendendo nei vicoli o rimanendo affacciato alla propria finestra. Maranola sarà dunque la grande cassa di risonanza di un coro fatto dagli abitanti: “L’opera d’arte è immateriale, slegata dal valore di un oggetto fisico e qui si esaurisce in uno “stato d’incontro”, un momento di vita quotidiana costruito con e per la collettività”, aggiungono da  Seminaria.
La performance andrà in scena dalle 20 alle 21.

CHI E’ DANIELE VILLA – Daniele Villa (Roma, 1973) è un artista visivo che intreccia linguaggi ed esperienze di diversa natura.Formatosi in ambito cinematografico, filmaker e curatore di libri sul cinema per le case editrici Ubulibri e Faber and Faber (UK), il territorio in cui opera principalmente è quello del collage e dell’assemblaggio, tramemorie reali e visioni acquisite.
La performance Synchronotopy – live collage show, concepita nel 2012 con il musicista serbo Aleksandar
Caric Zar e realizzata sinora in Italia, Serbia e Portogallo, rappresenta il punto di incontro tra i differenti
ambiti della sua ricerca artistica, coniugando la dimensione intima del collage con quella collettiva della
proiezione cinematografica. Seguono la performance In Cage (a cura di Expanded View, Macro Testaccio,
Roma, 2012) – in collaborazione con i musicisti Aleksandar Caric Zar e Luca Venitucci – e il progetto Sonagli
– gioiosa invasione musicale (a cura di Valentina Fiore, Q44, Roma, 2014), performance partecipata che
coinvolge un intero quartiere romano, il Quadraro Vecchio, e i suoi abitanti.
Tra le mostre personali e collettive più recenti si segnalano: Da grande sarò morto (personale a cura di
Guillame Von Holden, Zelle Arte Contemporanea, Palermo, 2011); The Impossible Heap (a cura di Audrey
Yeo, Galerie 8, Londra, 2012); Tufffo (a cura di ARIA Magazine, Torre di Mola, Formia, 2013); Scrapbook (a
cura di Sergio Zavattieri, Kir Royal Gallery, Valencia, 2013); Baculus, (a cura di Emanuele De Donno,
Gianluca Marziani, Franco Troiani, Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto, 2014); Naked Lights – performance
dal palco e autocombustioni (a cura di P.L.M. Pacentini e Ludovica Palmieri, Teatro Tor di Nona, Roma,
2015). Nel 2012 riceve il Premio Retina per le Arti Visive.

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