LATINA – E’ stato sequestrato perché abusivo il cantiere di via Quarto a Latina. I lavori erano ripresi da qualche tempo dopo lo stop per la revoca in autotutela della concessione da parte del Comune. Tra ricorsi, contro-ricorsi, silenzi e ritardi, il privato, l’imprenditore edile Massimo Riccardo, ha cercato e sembrava aver trovato, una scappatoia per andare avanti. Ora però, la nuova Amministrazione ha chiesto alla polizia municipale di sequestrare l’area dove si sta realizzando un palazzo di cinque piani “perché il terreno è tornato ad essere verde pubblico dopo l’annullamento del Piano particolareggiato R3”.
La conferenza di servizi sul caso bollente si era svolta giovedì e le relazioni dei settori Urbanistica e Avvocatura chieste dal segretario generale Pasquale Incarnato, hanno praticamente confermato che i lavori sono abusivi. Una questione complessa: se infatti l’impresa ha avuto ragione dal Tar sulla richiesta di proseguire i lavori perché il Comune ha tardato nella risposta e si è formato il cosiddetto silenzio-assenzo, è anche vero che i lavori in Via Quarto sono realmente ripresi quando il piano di quartiere che aveva reso possibile la costruzione sul triangolo verde era già stato dichiarato nullo dal commissario prefettizio Giacomo Barbato.
Inoltre, la concessione edilizia rilasciata in origine dal Comune, sotto la giunta Di Giorgi, manca di alcuni pareri obbligatori tra cui la Valutazione d’impatto ambientale e il parere geologico vegetazionale.
«Il provvedimento testimonia l’attenzione riservata alla vicenda dall’Amministrazione e il lavoro delle diverse componenti impegnate nel fare rispettare le regole. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono adoperati perché questo avvenisse in tempi rapidi» è il commento del Sindaco di Latina, Damiano Coletta.
Il caso di Via Quarto era diventato tale grazie alla battaglia contro l’urbanistica selvaggia portata avanti dal Gigante Buono