LATINA – La Regione Lazio convocherà al più presto Acqualatina e Ato 4 per analizzare la grave situazione di siccità segnalata dalla Fondazione Caetani e che interessa uno dei dieci Giardini più belli del mondo. Quello che sta accadendo da alcuni mesi a questa parte, è sotto gli occhi di tutti: il lago di Ninfa, che si trova esattamente di fronte all’Acquedotto Littoria di Acqualatina, è sceso di un metro e mezzo e si va velocemente prosciugando. A risentirne pesantemente è lo stesso Monumento Naturale Regionale, lambito dal fiume e attraversato da una serie di ruscelli che rischia ora di diventare un bel ricordo. Acqualatina preleva troppo? Non esiste uno strumento di rilevazione delle captazioni da parte del gestore.
Per questo la Regione “assicura da subito l’avvio del monitoraggio della quantità di risorsa disponibile ed il controllo dell’effettiva entità delle captazioni” e “comunica che a breve definirà la data di un incontro con la stessa Fondazione, l’Ato4 ed il gestore del servizio idrico integrato dell’area vasta di Latina, Acqualatina”.
“In questo contesto – spiega una nota – verranno anche verificate le quantità d’acqua effettivamente presenti nel complesso sorgentizio di Ninfa e, al contempo, quelle captate e veicolate al consumo idropotabile. In questo scenario, è evidente che ci si trovi al cospetto di diverse esigenze: dalla tutela del Monumento Naturale al conforto di una giustificabile esigenza di natura idropotabile erogata da un servizio”.
Dopo l’allarme della Fondazione Caetani anche la presidente della Provincia Eleonora Della Penna si è attivata – anche nella veste di sindaco di Cisterna – proprio per chiedere che l’argomento relativo alla grave siccità che sta mettendo a rischio il Giardino di Ninfa venga portato, così come per le altre emergenze che interessano il territorio pontino e il resto del Lazio, sui tavoli regionali e nazionali con l’obiettivo di chiedere interventi concreti anche sul piano dello stanziamento delle risorse necessarie ad affrontare l’emergenza.