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la fiera

Cala il sipario su Berlin Fruit Logistica 2024 dove la filiera agroalimentare pontina è stata protagonista

Il Presidente Maurizio Manfrin: «Pensare fuori dagli schemi»

Relazioni, rapporti commerciali, nuove quote di mercato. Sono i paletti posti dal Consorzio AgroPontino all’interno del Berlin Fruit Logistica che si conclude oggi nella capitale tedesca. L’area pontina, vede così premiato il proprio lavoro di relazioni che fin dal 2017 ha portato la BCC dell’Agro Pontino dapprima a promuovere la nascita del Consorzio e poi a farlo camminare con le proprie gambe. Così, attorno al Consorzio AgroPontino quest’anno non solo la BCC dell’Agro Pontino, ma anche tanti partner istituzionali come Confcooperative, Fedagri Pesca, Agri Rete, Agenzia Arsial della Regione Lazio. Un grande gruppo che affianca un Consorzio i cui dati sono in estrema crescita e che ha avuto conferma dalla campionaria tedesca della bontà del cammino avviato.

La grande casa pontina, inoltre, quest’anno ha ospitato diversi momenti di confronto su temi cruciali e all’attenzione degli agricoltori, come quello degli imballaggi, che sta tenendo l’Italia con il fiato sospeso in vista dell’esito del trilogo in chiave europea tra i co-legislatori comunitari, che si prefigge lo scopo di verificare le criticità e specificità del comparto quarta gamma da salvaguardare; o come quello sul nuovo regime degli interventi settoriali, un confronto a tutto campo con le OP sugli aiuti al comparto ortofrutticolo; o – infine – una tavola rotonda sull’uva da tavola pugliese. Momenti che hanno suscitato una notevole e grande partecipazione e la conferma di tante partnership istituzionali.

E, non da ultimo, l’intervento del Ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il quale ha sottolineato come: «L’esperienza AgroPontino possa essere replicabile anche in altre parti d’Italia perché vincente non solo per le peculiarità del progetto, ma anche per la felice combinazione che ha visto collaborare il credito buono, quello del Credito Cooperativo, vale a dire le banche che reinvestono sul territorio, con la filiera produttiva. Un rapporto sano a tutto vantaggio dell’economia e della qualità agroalimentare locale». Un endorsement che l’AgroPontino fa proprio cercando di continuare il proprio percorso, soprattutto in un periodo in cui non mancato i temi caldi da affrontare.

«Oggi più che in passato – ribadisce il Presidente Maurizio Manfrin – occorre pensare fuori dagli schemi, anche perché, soprattutto negli ultimi anni è cambiato radicalmente. Diventa necessario, dunque, al fine di costruire progetti imprenditoriali credibili, anche in agricoltura, considerare dinamiche e scenari che prima erano del tutto inesistenti. Per quanto riguarda il Consorzio AgroPontino, ritengo che la prima parte della sfida sia stata vinta. Abbiamo numeri importanti e in crescita, ma adesso è necessario effettuare un salto verso una sempre maggiore azione cooperativa che incida in termini di relazioni commerciali e politica. Il Consorzio, può essere una casa comune sempre più grande e aperta a tutti. E noi dobbiamo essere bravi come gli alpinisti: sguardo al cielo e piedi per terra».

Il Consorzio agroalimentare Agro Pontino, viene costituto ufficialmente a gennaio 2023, ma già dal 2017 le attività sono operative coordinate sotto l’impulso della BCC dell’Agro Pontino. La Banca di Credito Cooperativo, infatti, con una visione e lungimiranza unica, ha fatto da collettore fra i diversi produttori raccogliendo le richieste che arrivavano dal territorio: dare vita ad un organismo che fosse capace di promuovere in maniera concreta la filiera agroalimentare locale; un percorso condiviso in grado di posizionare il Marchio Agro Pontino, in contesti sempre più grandi e internazionali.

La presenza costante ai più importanti appuntamenti di settore e le attività sviluppate hanno permesso al Consorzio di crescere in maniera esponenziale. Oggi, l’associazione, cui Presidente è Maurizio Manfrin, con vicepresidenti Salvatore Liotti e Daniele Nocera, sviluppa numeri sempre più elevati: 24 cooperative per un fatturato (2022) pari a 286.498.800,44 euro (+4% sull’anno precedente); 574 soci conferitori; 2.716 dipendenti diretti; 3.750 ettari di superficie coltivabile.

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