“Pur non avendolo scritto io di pugno lo sento mio molto più di altre canzoni o poesie. Dico poesia perché lo vedo così, delicato e discreto che si fa forte della sua profondità . Pochi virtuosismi e molta anima è così che ho sentito questo brano!
L’idea di perseguitare figure che ci rendano “intere” (parlo al femminile ma vale per tutti) mi appartiene purtroppo, un po’ per cultura e un po’ per “bisogno”. Allo stesso tempo mi appartiene l’idea che alla fine se resta il vuoto probabilmente non era la giusta figura.
Penso anche, in generale, alla capacità di amarsi, di prendersi cura del proprio cuore e di non dipendere da nessun altro all’infuori di noi stessi, così come siamo: fragili meravigliosi e “cazzuti” allo stesso tempo.” ANGELA NOBILE
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