LATINA – “Il direttore generale della Asl Renato Sponzilli torna a chiedere alla Regione Lazio una deroga per otto figure amministrative in spregio a tutte le indicazioni date dalla stessa Regione e ai provvedimenti adottati nei suoi confronti dal presidente Zingaretti. Un atteggiamento questo che preoccupa, induce a chiedersi cosa vi si nasconda dietro e sul quale chiederò l’immediato intervento dei competenti organismi regionali”.
Il consigliere regionale del Pd Enrico Forte interviene nuovamente sulla situazione dell’Azienda sanitaria locale denunciando l’adozione, da parte dei vertici della Asl pontina, della delibera 536 del 1 ottobre scorso con la quale viene reiterata una richiesta di deroga alla Regione per alcune figure amministrative dell’organico dell’ente.
“Ancora una volta – spiega Forte – il direttore generale si muove in totale e palese contrasto con il decreto emanato a luglio da Zingaretti con il quale si stabilisce che le figure professionali per le quali sono consentite le deroghe vanno individuate sulla base del reale e documentato fabbisogno della Asl, fabbisogno che è riferito esclusivamente all’area medico-sanitaria. Nonostante la chiarezza di tali principi Sponzilli, che sembra avere una vocazione naturale alla reitera di alcuni atti, chiede nuovamente una deroga per otto figure amministrative nonostante la vera emergenza sia nel settore sanitario e scavalcando con questo atto il limite del 10% per il turn over fissato dalla Regione. La delibera in questione tra l’altro – prosegue il consigliere regionale pontino – essendo promiscua perché interessa sia le figure amministrative che quelle sanitarie, di fatto ritarda anche la concessione delle deroghe per l’area medico-sanitaria con gravi conseguenze per l’organico e per l’assistenza agli utenti”.
Forte preannuncia quindi la volontà di chiedere immediatamente l’intervento dei competenti organismi regionali.
“Invierò una nota dettagliata al presidente Zingaretti, al dirigente del settore sanità della Regione e al responsabile della cabina di regia del Servizio sanitario regionale – spiega – per chiedere una verifica sugli atti del direttore generale e sulla loro compatibilità con le indicazioni che da tempo la Giunta regionale ha dettato. Qualche perplessità – prosegue – la suscita peraltro anche la delibera 534 del 29 settembre scorso con la quale la Asl affida la prestazione odontoiatrica sociale alla società privata S.I.M.O. con una spesa complessiva di oltre 214mila euro: tale atto stride fortemente con la decisione, che porta sempre la firma del direttore generale, di rimuovere l’odontoambulanza che forniva assistenza ai pazienti con fragilità sanitarie e ai diversamente abili. Un comportamento quanto meno singolare quello dei vertici della Asl che non può passare sotto silenzio e che preoccupa – conclude il consigliere regionale del Partito Democratico – perché l’adozione di tali decisioni non crea soltanto profondo imbarazzo ma mette a rischio l’atto aziendale che deve porre al primo posto il diritto alla salute dei cittadini”.