LATINA- Un investigatore privato è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Latina Nicola Iansiti con l’accusa di violazione della privacy. La parte offesa è una manager di 43 anni del capoluogo che lavorava per conto di una multinazionale. In base a quanto accertato dalla Procura sarebbero stati proprio i dirigenti della società a contattare e a dare mandato all’investigatore di pedinare la donna non si sa bene per quale ragione. La scoperta è avvenuta a Latina quando l’uomo è stato notato mentre armeggiava sull’auto della manager per piazzare un gps e così è stata aperta un’inchiesta e il caso è finito in Tribunale. La donna, difesa dall’avvocato Silvia Siciliano, si è costituita parte civile e nel corso della prima udienza qu ando inizierà il dibattimento davanti al giudice Simona Santaroni, comparirà anche la multinazionale che è stata citata come responsabile civile. I fatti contestati sono avvenuti nel 2012.