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ASSEMBLEA PROVINCIALE PD
Di Tommaso parla in vista dell’assemblea

DSCN3424LATINA – “Non ci interessano i ruoli di garanzia e non li chiederemo. Alla luce di un congresso che è stato uno scontro sui numeri più che un confronto su idee e contenuti ci aspettiamo di poter portare avanti un percorso condiviso che abbia al centro la riorganizzazione del partito e la proposta sostenuta nella fase precongressuale. Una proposta basata su quattro assi portanti da discutere sui territori e con le persone prima che nei circoli». Così Alessandro Di Tommaso, secondo piazzato nella corsa alla segreteria provinciale del Partito democratico, ha illustrato la linea programmatica che intende portare all’attenzione dell’assemblea provinciale del Pd che si terrà domenica 10 novembre.

Forte del 34% di voti conquistati, l’ex candidato ha incontrato la stampa questa mattina per una riflessione sull’esito della competizione elettorale per la segreteria del Pd e sul dopo-voto che lo vedrà a lavoro nei mesi a venire. «Il nuovo segretario parla di vittoria schiacciante, ma i risultati della consultazione attestano una nostra affermazione importante – ha sottolineato Di Tommaso – È l’affermazione di un gruppo che si aspetta un Pd diverso da quello visto negli ultimi tre anni. Un partito rinnovato che la nuova segreteria non può garantire perché seppur appena nata già si dimostra un’esperienza minata, incapace di fare sintesi tra le diverse anime del partito, chiamata a dover dar conto a chi ha contribuito alla sua stessa affermazione».

Per Di Tommaso sono quattro i pilastri su cui indirizzare l’attività di minoranza e opposizione: salute, ambiente, lavoro e legalità. «Sono i temi su cui ruota la nostra proposta – ha spiegato – e che intendiamo trattare nei circoli, con gli aderenti al partito, ma soprattutto nei territori. Il caos tesseramenti interessa anche alcuni dei circoli provinciali, nonostante il neo segretario neghi il problema. Ci sono state anomalie a Maranola e anche a Latina. Pensiamo che la legalità debba diventare un modo di essere prima ancora che un obiettivo da raggiungere. Serve riorganizzare il partito, serve un superamento dei blocchi che non si riduca a spostamenti da un’area a un’altra, servono spirito di gruppo e coesione e servono circoli veri che producano e propongano proposte politiche in grado di cambiare la vita del territorio pontino».

 

«Finora è mancata una linea politica che dia la prospettiva di dove sta andando il Pd» ha dichiarato il capogruppo del partito a Latina, Giorgio De Marchis, citando ad esempio la vicenda Cusani. «Il Pd non può continuare a latitare come ha fatto finora. Cusani si deve dimettere e il Pd deve aprire una nuova stagione che porti allo scioglimento della Provincia di Latina. Una presa di posizione netta in merito è un segnale importante da dare alla società pontina. Porteremo la proposta delle dimissioni di Cusani all’assemblea di domenica e se il partito non la accoglierà e farà sua scenderemo in piazza con gazebo e campagne per una battaglia in cui che le persone possano dire di riconoscersi

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