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seconda convocazione mercoledì

Latina, Lbc non si presenta, salta il consiglio comunale

L'opposizione: "Sono al capolinea". Lbc: "Nessuna crisi"

LATINA – E’ saltata la seduta del consiglio comunale in programma oggi a Latina. I consiglieri di maggioranza non si sono presentati spiegando poco dopo, in una nota, che “erano previste diverse assenze per motivi personali e lavorativi e per questo si è ritenuto opportuno usare la seconda convocazione, una prassi consolidata in numerose amministrazioni ed usata in più occasioni anche a Latina al fine di garantire il voto su temi importanti per la città che sono all’ordine del giorno e che hanno scadenze improrogabili o urgenti come in questo caso. Nessuna aria di crisi quindi”.

Accuse arrivano invece dall’opposizione. In una nota congiunta i consiglieri della Lega, di FI e di Fratelli D’Italia si dicono certi che “il sindaco di Latina si ritrova appeso ad un filo anche in Consiglio Comunale dove non ha più i numeri per imporre come fatto finora le sue scelte scellerate e dannose. L’urbanistica, il rapporto del Comune con la sua Azienda speciale, sono temi che meritano approfondimento e confronto e non possono essere ridotti ad un semplice appello per alzata di mano da parte di chi non ha nemmeno saputo confrontarsi all’interno del proprio movimento. Lbc  – proseguono dal centrodestra – è oramai un progetto fallito e di questo fallimento stanno pagando le conseguenze tutti i cittadini di Latina. Ci auguriamo che Coletta abbia un minimo di lucidità politica e, nell’interesse dei suoi concittadini, presenti le sue dimissioni senza ridurre il Consiglio comunale ad suk, dove contrattare, di volta in volta, l’appoggio di quei consiglieri di Lbc che oramai hanno aperto gli occhi sulla sua incapacità amministrativa e su quella di alcuni suoi assessori”.

Anche per il Pd “questo episodio certifica senza dubbio una profonda crisi di maggioranza, la più grave dall’inizio di questa consiliatura: lo stratagemma di designare due vice capigruppo per Lbc  non è servito a sanare le fratture che hanno all’origine diversi temi dell’agenda del sindaco, ormai stridente con le reali emergenze di Latina. La seduta di domani, con un numero legale ridotto, potrebbe vedere approvati importantissimi provvedimenti grazie ad un esiguo gruppo di maggioranza. Per il segretario comunale del Pd Alessandro Cozzolino ed per il capogruppo in Consiglio comunale Enrico Forte però “si profila, all’orizzonte, il terzo fallimento di un’amministrazione comunale del capoluogo. Come democratici vorremmo ciò non accedesse, e che il sindaco la smettesse con una linea politica autoreferenziale e non condivisa”.

Risponde  Lbc:  “Presupporre che i lavori d’aula siano portati avanti con l’esclusivo apporto della maggioranza, come attualmente stanno facendo i gruppi consiliari di opposizione nei loro comunicati e nei fatti, equivale a svilire il ruolo stesso di questa assise, che è e rimane invece un luogo di incontro e confronto tra le varie forze politiche. Un esempio di quanto affermato, a cui assistiamo da sempre, è il voto in aula sui debiti fuori bilancio creati dalle amministrazioni precedenti: vengono responsabilmente votati in modo solitario dall’attuale maggioranza, con l’opposizione che invece esce dall’emiciclo”.

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