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2 giugno

Festa della Repubblica, mascherine e distanziamento tra le autorità

A Latina la cerimonia secondo le regole anti Covid-19

LATINA – Una cerimonia senza palco, con le mascherine e distanziati come è necessario in tempo di Covid-19, quella per la Festa della Repubblica. In piazza della Libertà la cerimonia dell’alzabandiera con il Prefetto Maria Rosa Trio che  ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla presenza delle autorità cittadine e di alcuni cittadini che non hanno voluto mancare l’appuntamento. Al violino la musicista Roberta D’Aprano.

C’erano il Vescovo Mariano Crociata, il sindaco di Latina Damiano Coletta, la consigliera provinciale Rita Palombi in rappresentanza dell’Ente. Presenti anche  l’assessora regionale all’Agricoltura Enrica Onorati, gli europarlamentari Procaccini e De Meo, il deputato dei Cinquestelle di Formia, Raffaele Trano, il vice presidente del Tribunale Antonio Masone, la sostituto procuratore Daria Monsurrò.

Gli studenti del coro dell’Ic Alessandro Volta di Latina hanno cantato in apertura l’Inno di Mameli.

IL MESSAGGIO DI MATTARELLA –

Settantaquattro anni or sono il popolo italiano scelse la Repubblica.

Non tutti i cittadini poterono partecipare al referendum: dai militari ancora in attesa di essere rimpatriati da campi di prigionia, agli abitanti di province non ancora restituite alla sovranità italiana, il nostro Paese pagò anche in questo il prezzo di una guerra divenuta sempre più aspra e che contò un numero mai registrato prima di vittime civili.

La ricorrenza di quest’anno vede l’Italia, insieme alla Comunità Internazionale, impegnata a contrastare una crisi sanitaria, sociale ed economica senza precedenti.

Le Forze Armate, con il loro contributo, si sono dimostrate ancora una volta una risorsa di alta professionalità, dotata di spirito di sacrificio ed efficienza su cui la Repubblica sa di poter contare. I militari offrono quotidianamente testimonianza di generosità e abnegazione attraverso uno sforzo encomiabile nelle corsie degli ospedali, sulle strade e nel territorio per la sicurezza, in cielo e in mare per il trasporto logistico – sanitario.

Le precauzioni e le restrizioni, necessarie per fronteggiare la difficile congiuntura sanitaria, non consentono di svolgere né la tradizionale sfilata a Roma né le manifestazioni locali, nelle quali è essenziale il contributo delle Forze Armate.

I valori di rispetto dei diritti, solidarietà, umanità, che animano costantemente il vostro operato, in Italia e nei teatri di crisi, al servizio della pace, della democrazia e della sicurezza, trovano fondamento nella Costituzione e incontrano la riconoscenza dei nostri concittadini.

Nel celebrare l’anniversario di fondazione della Repubblica rivolgo un deferente pensiero a quanti hanno sacrificato la propria vita in Italia e all’estero, in pace e in guerra.

I Labari decorati e i Medaglieri sono un patrimonio morale che vi contraddistingue e che la Repubblica onora.

Ai militari di ogni ordine e grado giungano, nel giorno della Festa di tutti gli Italiani, i più fervidi auguri e sentimenti di gratitudine e l’apprezzamento per l’insostituibile apporto offerto al bene comune nostro e della intera Comunità Internazionale.

Viva le Forze Armate, viva l’Italia».
 

 

 

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