LATINA – Il Prefetto di Latina Antonio D’Acunto ha disposto la sospensione per 18 mesi del Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani dalle cariche pubblicche che ricopre. E’ l’effetto della condanna a due anni inflitta in primo grado dal Tribunale di Latina per abuso d’ufficio. La legge Severino infatti prevede in casi come quello in questione, la sospensione degli amministratori pubblici. L’atto del Prefetto è stato trasmesso al Presidente del consiglio provinciale, Michele Forte il quale dovrà provvedere alla dichiarazione di sospensiva. La notizia è stata anticipata dal quotidiano Latina Oggi.
Erano stati due consiglieri comunali di Sperlonga a chiedere al rappresentante di Governo di applicare la norma al caso Cusani. Il numero 1 di Via Costa è infatti anche consigliere comunale a Sperlonga e sarà sospeso anche da questa carica.
LA DIFESA DELL’EX CAPO DI GABINETTO- “Quanto accaduto al presidente della Provincia di Latina, Armando
Cusani, è l’epilogo di quella che si era dimostrata sin dall’inizio come una caccia alle streghe. Passaggi che sono stati condotti solo per colpire e abbattere l’uomo prima che il politico”, e’ il parere di Giuseppe Simeone, ex capo di gabinetto di Cusani e ora consigliere regionale del Pdl, il quale sottolinea che “il presidente non ha ricevuto alcuna notifica in merito e sia venuto a conoscenza della sospensione operata dal prefetto di Latina Antonio D’Acunto solo tramite la stampa lede ogni forma di dignità e rispetto umano. E’ allarmante per la democrazia, è disarmante per la vita di tutti noi, quanto si sta verificando. Questo provvedimento e soprattutto le modalità con cui è stato emesso è una pagina più brutta e nera della storia istituzionale della nostra provincia, della nostra regione del nostro Paese. Non posso che esprimere solidarietà e vicinanza ad Armando Cusani che per me è, ed è sempre stato, un amico oltre che un uomo politico di grande intelligenza che stimo e stimerò sempre per tutto il lavoro che sta svolgendo per il nostro territorio, a sostegno dello sviluppo e di una vita migliore per i nostri cittadini. Resto al suo fianco come sempre pronto a qualsiasi battaglia che possa chiudere, una volta per tutte, questa vicenda legata a questioni politiche e non certo a mettere in discussione l’integrità morale e la dignità della sua persona su cui, come ho sempre fatto, sono pronto a scommettere tutto».
