LATINA – E’ stato ascoltato in carcere questa mattina dal gip Guido Marcelli, Roberto Zanier il 35enne di Latina che ha ucciso la madre a colpi di pistola e una donna romena sabato mattina. L’indagato, le cui condizioni psicologiche sono estremamente gravi, ha parlato per circa 30 minuti e ha ammesso i fatti. A breve sarà trasferito dal carcere di via Aspromonte in una struttura penitenziaria adeguata per il suo quadro clinico, il 35enne è affetto da un delirio maniacale e in carcere è stato visitato oltre che dal medico anche da uno psichiatra e da una psicologa che hanno confermato tutto. Il gip ha emesso al termine dell’interrogatorio un’ordinanza di custodia cautelare.
L’AUTOPSIA – Ieri sono stati eseguiti dal medico legale Silvestro Mauriello, gli esami autoptici disposti dal pm Giuseppe Miliano sui corpi delle due donne. Il quadro che ne emerge è agghiacciante in relazione soprattutto al primo delitto: il 35 enne di Latina, armato di una grossa pistola che deteneva regolarmente, ha infatti sparato alla madre due colpi nel sonno: il primo in bocca, poi ha puntato nuovamente l’arma sulla parte posteriore del cranio e ha fatto fuoco nuovamente. Anche contro Elena Tudosa, la 45enne romena uccisa in Via Darsena – Zanier ha sparato due volte. Poi si è accanito contro il figlio della donna, ora in fin di vita nella Rianimazione del Goretti, quindi contro il compagno di lei, ferito di striscio e contro l’altro figlio, che è salvo per miracolo dopo che la pistola si è inceppata. Il pm Giuseppe Miliano ha affidato la perizia balistica ad un super-esperto il perito Martino Farneti che dovrà ricostruire con la massima precisione la posizione di Zanier sulla scena del crimine, i movimenti compiuti dalle vittime, la traiettoria dei colpi.
I FUNERALI – Il 24 alle 15 nella Chiesa di San Marco moltissime persone si sono strette intorno alla famiglia Zanier per i funerali di Norina Londero.