Sequestrata la Plasmon, stop alla produzione. Il provvedimento dopo verifiche sulla sicurezza

L'azienda:

plasmonLATINA – E’ stato sequestrato questa mattina lo stabilimento di prodotti per l’infanzia Plasmon che si trova sulla Pontina tra Latina e Sabaudia. Si tratta di una delle più grandi fabbriche alimentari del territorio. A far scattare i sigilli è stata la richiesta di controlli fatta proprio dall’azienda dopo la morte di un operaio di una ditta esterna avvenuta nell’ottobre 2012 all’interno dello stabilimento, e avvenuta mente era intento a sostituire un neon in un seminterrato. Oggi Vigili del fuoco e Carabinieri hanno apposto i siglli per il mancato rispetto da parte dell’azienda di alcune prescrizioni relative alla sicurezza e in particolare relative all’impianto antincendio. Blocco della produzione per 72 ore, i lavoratori lunedì saranno in ferie ma già da martedì la situazione dovrebbe tornare alla normalità. Qualche preoccupazione viene espressa dai sindacati. La palazzina direzionale non è stata sequestrata e il Direttore dello stabilimento è stato nominato custode giudiziario.
Le indagini immediatamente successive alla morte dell’operaio hanno permesso di accertare le responsabilità penali dell’amministratore delegato e del direttore dello stabilimento i quali avrebbero omesso di attuare idonee misure di protezione e prevenzione antincendio nelle aree di deposito e stoccaggio di materiale combustibile, e di fornire certificazioni di conformità dei lavori eseguiti.
L’azienda ci tiene a sottolineare che i controlli erano necessari e dunque anche la chiusura dello stabilimento, Le attività di produzione però, saranno riprese al più presto. Nessun prodotto Plasmon è coinvolto.

IL SINDACO – «Sto seguendo da vicino la vicenda riguardante il sequestro dello stabilimento di produzione Plasmon di Latina avvenuto questa mattina per motivi di sicurezza ed igiene. Ho già contattato le Autorità che mi hanno riferito in merito a quanto accaduto e sono convinto che quanto prima ci possano essere le condizioni per procedere alla revoca del provvedimento eseguito questa mattina.

In tal senso sollecito l’amministrazione della Plasmon a provvedere al più presto ad ottemperare alle prescrizioni indicate. Lo stabilimento Plasmon di Latina rappresenta un colosso fondamentale per il tessuto economico della nostra città con ricadute importanti in termini occupazionali e per l’indotto.

Sono convinto che con la competenza, la professionalità e la dedizione al lavoro che il management della Plasmon ha sempre evidenziato sarà in grado in breve di far fronte a questa situazione per il bene delle maestranze e del tessuto economico-sociale del nostro territorio”.

 

 

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