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Chiesta la condizionale per Roberto Berardi, attesa per la decisione della Corte Suprema

L'imprenditore di Latina è l'ombra di se stesso: in cella, con cibo scarso e poca acqua pesa ormai 50 chili

berardi foto shockLATINA – E’ stata presentata alla Corte Suprema della Guinea Equatoriale una richiesta di libertà condizionale per Roberto Berardi che ha ormai scontato i tre quarti della pena inflittagli dai giudici africani e, come prevede la legge locale per i reati di natura patrimoniale, potrebbe accedere allo sconto di pena e vedere alleggerita la propria posizione. E’ l’ultima speranza per l’imprenditore di Latina, ma è una flebile speranza. Del resto nulla è cambiato se non in peggio nel caso ormai drammatico del cittadino italiano che era in affari con Teodorino O’biang e che a febbraio del 2013 dopo uno scontro verbale avuto con il figlio del dittatore si è ritrovato sotto processo e condannato senza che gli fosse nemmeno riconosciuto il diritto difesa.

Berardi resta rinchiuso nella sua cella d’isolamento, con poca luce e in condizioni-limite nel carcere di Bata, un trattamento che in Italia non avrebbe nemmeno un pluriomicida. Il sabato e la domenica il cibo non gli viene consegnato perché le cucine del penitenziario sono chiuse. La razione d’ acqua, spesso sporca, è una secchiata al giorno con la quale fare tutto. E’ ormai un anno che le autorità locali hanno stabilito per Roberto il carcere duro era il 16 dicembre e le visite dei diplomatici, pochissime, non hanno avuto esiti, anzi hanno prodotto un inasprimento del regime detentivo.

“A maggio arriverà il fine pena, ma lui è totalmente sfiduciato, psicologicamente a terra, deperito”, raccontano gli amici che continuano a tenere alta l’attenzione sul caso, riuniti nel Comitato “Liberiamo Roberto Berardi dal carcere della Guinea Equatoriale”: “Siamo scettici sull’esito della domanda presentata alla Corte Suprema dall’avvocato  Ponciano Mbomio Nvò e anche sul futuro. Considerato che Teodorino ha chiuso la transazione con gli Usa che gli faceva temere la testimonianza di Roberto, il fatto che non lo rilascino ci sembra sia un cattivo segnale”.

Nulla di nuovo nemmeno dalla Farnesina, dove continuano a rassicurare la famiglia senza che si vedano risultati di nessun genere.
La mamma Silvana Malafronte chiama ora a raccolta nuovamente la città di Latina e da appuntamento a tutti in Piazza San Marco per una fiaccolata organizzata nel giorno del Natale di Latina, il 18 dicembre prossimo alle 18,30.

LA LETTERA DELLA MAMMA –
La sottoscritta Malafronte Silviana, in qualità di Presidente del Comitato “Liberiamo Roberto Berardi” e genitore dello stesso, con la presente comunica che in data 18/12/2014 alle ore 18,30 con partenza da Piazza San Marco a Latina è stata organizzata una fiaccolata per le vie del centrocittadino che terminerà sotto la Prefettura, finalizzata a chiedere aiuto e sensibilizzare le istituzioni su quanto accaduto al proprio figlio Roberto Berardi, detenuto in Guinea Equatoriale dal Gennaio 2013.

E’ trascorso poco più di un anno da analoga iniziativa, qualche azione diplomatica è stata effettuata, purtroppo con esiti negativi, al punto che il detenuto Sig. Roberto Berardi successivamente alle visite ufficiali dei ns. ambasciatori, viene puntualmente frustato, privato del cibo e ristretto in cella d’isolamento senza alcuna luce dove si trova ormai da oltre 11 mesi.

La triste vicenda è già stata trattata dagli organi di informazione nazionali e locali che vedono il Sig. Berardi Roberto privato della libertà personale, senza alcuna accusa e con un processo “farsa”, ristretto nelle carceri della Guinea Equatoriale, senza dignità e senza aver diritto neanche alla somministrazione dei pasti.

Le precarie condizioni psico-fisiche del detenuto ridotto a 50 kg di peso dopo aver subito 5 attacchi di malaria, senza cure mediche, hanno portato amici e familiari a costituire un comitato per dare vita ad ogni iniziativa idonea a tutelare il nostro concittadino e restituirlo all’affetto dei suoi cari.

Vogliamo restituire Roberto all’affetto dei suoi familiari ed amici, seppur provato, ma in vita, onde evitare di versare lacrime sulla sua bara, perché questa sarebbe una sconfitta per tutti e per la nostra città.

Un altro Natale senza Roberto ci rende più tristi, noi oggi, nella ricorrenza del Natale di Latina ed in prossimità delle imminenti Festività Natalizie, siamo ancora più addolorati, senza nulla da festeggiare…purtroppo, ma non molliamo, come non si sta’ arrendendo Roberto e chiediamo a tutta la cittadinanza di partecipare, perché nulla è mutato e vogliamo che cambi, con l’aiuto di tutti.

Auspicando una massima diffusione alla presente iniziativa , è gradita l’occasione per porgere i più sentiti ringraziamenti e distinti saluti.

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