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sanità

I sindaci pontini approvano l’Atto aziendale firmato da Casati: al centro i servizi sul territorio

Il commissario straordinario porta a casa il risultato, ma su Ortopedia vince Terracina. "Basta contrapposizioni, l'obiettivo comune è dare servizi"

conferenza-sindaciLATINA – Diciassette voti favorevoli, due contrari (quelli dei sindaci di Fondi e Sonnino) e quattro astenuti (Gaeta, Monte San Biagio, Sperlonga e Terracina): passano così le modifiche all’Atto aziendale della Asl di Latina firmate dal commissario Giorgio Casati e illustrate questa mattina nell’aula consiliare del Comune di Latina con una lunga e dettagliata relazione tecnica. Passa tutto, ma non la cancellazione di ortopedia dal Fiorini di Terracina, contro la quale il sindaco Nicola Procaccini aveva raccolto le firme di 15 colleghi contrari al taglio.

“Devo accogliere le istanze del territorio e anche se nessuno aveva intenzione di chiudere il reparto di ortopedia a Terracina, ma semmai di farlo dipendere da quello di Formia, ho il dovere di ascoltare i territori”, spiega alla fine Casati, che si dice moderatamente soddisfatto del risultato ottenuto e rimarca: “Dobbiamo superare lo schema della contrapposizione a tutti i costi, con i sindaci lavoriamo per gli stessi obiettivi”, ha detto il commissario straordinario della Asl

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Latina e Frosinone sperimenteranno il Dipartimento interaziendale nelle aree tecnico patrimoniali e amministrativa con la nascita (in prova e sotto osservazione) di una struttura complessa che servirà anche Frosinone. Ma sopratutto l’Atto “rivede” il territorio che “è vasto e ha strutture ospedaliere molto distanti tra loro. Se in mezzo non c’è un territorio organizzato lasciamo le persone senza servizio”, ha sottolineato Casati. La buona riuscita del progetto è affidata ad un nuovo modello, ad un vero e proprio cambio di ruolo del distretto, il cui  direttore non avrà più responsabilità univoca sulla produzione,  ma sarà una figura di committenza e di garanzia dei livelli di offerta e dei percorsi. Una volta stabiliti i servizi necessari in un determinato distretto, dovrà garantirne l’erogazione.

Sul territorio sarà attivato il Dipartimento dell’assistenza primaria della popolazione migrante che è l’intervento più significativo quello con lo scopo di attivare un soggetto che “prenda in carico” i nuovi arrivati. In programma anche l’attivazione di un’unità della salute donna-bambino: “Non sappiamo fisicamente dove sarà dislocata ma chi se ne occuperà dovrà garantire quel servizio e l’omogeneità della qualità in tutti e cinque i distretti”.

 “Mi auguro  – ha sottolineato Casati  – di riuscire nell’arco di qualche anno a superare il modello dipartimentale drlle discipline andando verso un modello che si occupi di salute per riuscire a misurare i risultati non solo sotto il profilo economico-finanziario, ma anche dei risultati sanitari”.

«Esprimo parere favorevole alle modifiche proposte – ha sottolineato il Sindaco Damiano Coletta nella sua dichiarazione di voto – perché condivido il principio di dare valore ai distretti sanitari affinché siano potenziati i servizi ai cittadini e al Direttore di Distretto quale ricognitore dei bisogni di salute del territorio, fermo restando che al presidio di Latina va riconosciuta la dignità di Dea di II livello valorizzando le risorse professionali ospedaliere, così come la struttura di Formia deve essere adeguata perché sia un Dea di I livello e gli altri presidi ospedalieri periferici devono essere rimodulati in funzione dei due Dea. Oltre a ciò – ha aggiunto il Sindaco – condivido del nuovo Atto alcuni spunti quali l’assistenza alla popolazione migrante e l’attenzione alla Terapia del Dolore a alle Cure Palliative». ASCOLTA COLETTA

 

 

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