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La Provincia esce definitivamente dall’Alta Diagnostica: avrà indietro gli 800 mila euro spesi

In Consiglio formalizzata la decisione votata all'unanimità. Tra i punti anche Rio Martino e 70° Stormo

(nella foto il via alla ristrutturazione dei locali con l’allora presidente della Provincia Eleonora Della Penna. Era il 2015)

LATINA – La Provincia ha formalizzato nella seduta del  Consiglio di oggi la sua uscita dal progetto per il Centro di Alta Diagnostica in cambio della restituzione da parte della Fondazione Sanità e Ricerca che aveva revocato il finanziamento iniziale (accordandosi poi con gli enti locali per la sua riconversione) dell’intera somma messa a servizio del progetto. L’ente dovrà dunque rientrare entro 90 giorni degli 800 mila euro erogati per la ristrutturazione dei locali che avrebbe dovuto ospitare i macchinari nei locali che si trovano alle spalle della Facoltà di Medicina.
Nel suo intervento il presidente dell’Ente, Carlo Medici ha rimarcato  che “quell’immobile non è più a servizio del progetto iniziale” e ha chiesto quindi  “la restituzione di quella somma che ci serve per la risistemazione della strade di nostra competenza”. La determinazione è stata approvata all’unanimità.

NO AL TRASFERIMENTO DEL 70° STORMO – Approvata all’unanimità anche la delibera con la quale il Consiglio chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Difesa al Presidente della Regione Lazio Zingaretti e a tutti i soggetti interessati di intervenire con la massima urgenza affinché sia scongiurato il rischio di un trasferimento del 70° Stormo da Latina a Grazzanise, in provincia di Caserta, entro il 2020 visto l’impatto socio-economico ed il relativo danno che il territorio di Latina subirebbe in termini di indotto – si legge nell’atto – visto che storicamente la scuola di volo rappresenta sin dalla sua allocazione a Latina scalo una struttura militare di eccellenza alla cui presenza sono legate peraltro numerose attività economiche ed imprenditoriali che beneficano della presenza del 70° Stormo, del personale militare residente e delle loro famiglie”.
RIO MARTINO – Il presidente Medici ha inoltre aggiornato il Consiglio provinciale sullo stato dell’iter del porto turistico di Rio Martino dopo avere incontrato, in mattinata, alcuni operatori di Borgo Grappa che hanno illustrato la grave situazione della zona dal punto di vista economico e commerciale a causa del mancato decollo dell’opera.
Il presidente ha ricordato come i tempi per ultimare il secondo stralcio – vale a dire le residue opere impiantistiche – dovrebbero essere brevi ed ha auspicato di poter ottenere già la prossima settimana un incontro presso la Regione Lazio per sollecitare nuovamente la predisposizione del bando per individuare il gestore della struttura portuale.

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