ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

dopo l'accusa

Latina, assistenza a poveri e deboli, l’assessora Ciccarelli ai Comunisti Italiani: “Ecco che cosa abbiamo fatto”

La risposta in un lungo post su Fb "per informare i cittadini"

(nella foto il dormitorio invernale allestito presso le Suore del Preziosissimo Sangue)

LATINA – “Resto allibita di fronte a questo post che riporta l’ennesima narrazione tossica dei comunisti italiani in tema di politiche di accoglienza a bassa soglia del Comune di Latina”. L’assessora ai servizi sociali del Comune di Latina Patrizia Ciccarelli non la manda a dire e in una lettera aperta alla città, risponde agli accusatori elencando i servizi messi in campo per i deboli, i fragili, i poveri.

E’ la risposta alle dichiarazioni del segretario dei Comunisti Sergio Sciaudone che la accusa di aver chiuso il “dormitorio per l’emergenza freddo  dal  15 marzo nonostante le temperature siano rimaste al di sotto della media e la pioggia non accenni a smettere”. “Dovevano cambiare il libro – rincara la dose Sciaudone –  ma hanno addirittura cancellato il concetto di assistenza agli ultimi….  le precedenti amministrazioni non sospendevano il servizio per l’emergenza freddo finché le condizioni climatiche  non erano migliorate. Nel 2012 si chiuse il servizio la mattina del 2 maggio, provocando tra l’altro l’occupazione dei portici del Comune da parte dei senzatetto”.

Risponde Ciccarelli “a beneficio del diritto che ha la cittadinanza di conoscere l’operato dei propri amministratori e amministratrici” con un elenco in cinque punti:

1“Il distretto LT2, di cui il Comune di Latina è capofila, è l’unico distretto, in tutto il territorio provinciale ad essersi dotato di un dormitorio aperto tutto l’anno e di un Servizio di Pronto Intervento Sociale contattabile tutti i giorni h24 attraverso il numero verde 800212999.
2. In inverno l’Accoglienza notturna viene potenziata per rispondere all’emergenza freddo con un servizio che dal 2018 non è più affidato alla emergenzialità ma incardinato nella programmazione del sistema dei servizi distrettuali, il che ha consentito di attivare (Latina prima nel Lazio!!) già dal primo Dicembre, la nuova struttura invernale “Santa Maria De Mattias” in Viale XXIV Maggio, dotata inizialmente di 60 posti letto divisi in due camerate, uomini e donne e successivamente ampliata, fino ad arrivare a 81 posti letto. I numeri raggiunti in questa stagione non si erano mai visti negli anni precedenti.
3. Dal 7 gennaio 2019 è stato prolungato l’orario di accoglienza per affrontare il calo delle temperature. Per circa un mese la fascia oraria dei dormitori è stata la seguente: 19-10 e apertura pomeridiana dalle ore 15 alle ore 17.
4. Il dormitorio invernale è stato chiuso il 31 marzo (e non il 15) e solo dopo aver valutato che le condizioni climatiche avrebbero potuto consentirlo e aver attivato uno specifico sportello di segretariato sociale per l’individuazione delle prese in carico più urgenti con relativo trasferimento nel CAN attivo per tutto l’anno in Via Aspromonte.
5. Gli anni rimpianti dai comunisti italiani (“nel 2012 il dormitorio ha chiuso il 2 maggio”) sono gli anni in cui a Latina non era ancora aperto un dormitorio stabile attivo 365 giorni l’anno e l’emergenza freddo, ubicata in un capannone con soli 30 letti e con servizi igienici inadeguati, era affidata alle associazioni di volontariato.

“Questi sono i fatti. E’ chiaro  – conclude Ciccarelli – che quando si lavora con le persone, soprattutto se in condizioni di estrema fragilità, si può e si deve sempre fare di più, ma da qui a disconoscere, anche con la menzogna, l’impegno profuso da questa amministrazione per potenziare, stabilizzare e qualificare il servizio di emergenza sociale ce ne corre”. Po, la stoccata finale: “Latina viene percepita in un’area sempre più vasta, come unico territorio sul quale è possibile trovare una risposta. E la domanda ahimè è in crescita, anche grazie al famigerato decreto “sicurezza”, sul quale invece non mi dispiacerebbe ascoltare qualche parola in più”. Dai Comunisti Italiani, naturalmente.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto