LATINA – “I tagli lineari sugli uffici giudiziari produrranno solo un aggravio dei costi, renderanno meno efficiente il servizio e creeranno ancora piu’ distacco tra cittadini e Stato, altro che lobby contro il cambiamento come dice il ministri Cancellieri”. Il senatore del Pd, Claudio Moscardelli, commenta le parole del ministro della giustizia. “Gli avvocati si sono fatti parte dei bisogni dei cittadini, è contro il cambiamento chi ha posizioni che sono giuste per definizione, che passano da Roma sulla testa dei territori, le vere lobby sono quelle di chi pensa ai propri disagi e non a quelli che si arrecherebbero ai cittadini. L’accorpamento di sedi spesso porterà alla necessità di occupare nuove sedi con costi di logistica lievitati, si andranno a concentrare nuove attività in tribunali che già hanno difficoltà a smaltire il lavoro in carico, penso che il ministro non debba bollare chi non è allineato come portatore di interessi di parte e corporativi, ma si debba far carico del dovere dell’ascolto e non dell’idea dell’imposizione, idea che ha già portato a servizi piu’ scadenti con costi maggiori. Mi farò parte dell’interesse dei cittadini, degli operatori della giustizia e delle ragionevoli richieste che vengono dagli avvocati.
Rispetto al mio territorio ribadisco le ragioni per evitare la chiusura degli uffici di Gaeta e Terracina che condivido con il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Latina, Giovanni Malinconico. Le sedi giudiziarie della nostra provincia servono una popolazione è superiore ai 100 mila residenti; siamo in zone ad rischio di infiltrazioni della malavita organizzata; carichi di lavoro sono negli standard previsti come la capacità di smaltimento. La Cancellieri deve sapere che questi tre parametri sono quelli che la normativa prevede per giustificare il mantenimento in vita degli uffici giudiziari
La scelta di decentrare l’ufficio di Gaeta a Cassino, oltre ad entrare in una sede di tribunale che è sotto gli standard di attività previsti per questi uffici, crea una stortura rispetto agli organi di polizia giudiziaria che operano su base provinciale e le nuove Procure di riferimento (si fanno le indagini a Latina ma diventa competente la procura di Cassino con evidenti problemi di ottimizzazione delle risorse e di coordinamento, stessa cosa per il nord della Campania). Una situazione analoga si creerebbe nell’area di confine della Campania dove le competenze di Aversa vengono trasferite ad un ipotetico polo giudiziario di Napoli nord. Una situazione di enorme inefficienza in un’area tara le piu’ delicate in Italia per la presenza di malavita organizzata.
Latina, inoltre, come tribunale ha carichi di lavoro enorme e la scelta del governo sarebbe paradossale: si chiudono due sedi giudiziarie ospitate in edifici nuovi per appesantire ancora di piu’ la situazione del tribunale di Latina sull’orlo della paralisi, con la necessità di fittare nuovi locali. Altro che risparmio