LATINA– E’ in camera di consiglio il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Nicola Iansiti che sta decidendo sulla richiesta di rinvio a giudizio presentata questa mattina dal pm Raffaella Falcione per il crac della Midal, l’azienda dichiarata fallita dal Tribunale nel gennaio del 2012. Poco fa si è concluso l’intervento di tutte le difese dei 12 imputati che hanno chiesto il non luogo a procedere. Le accuse a vario titolo sono accesso abusivo al credito e poi anche bancarotta. Il gup ha ammesso la costituzione di parte civile degli ex dipendenti mentre ha respinto la proposta della Bnl e di Gianni Moneti che figura anche come imputato, l’imprenditore ha chiesto di essere interrogato ed è stato sottoposto al controesame. <La costituzione di parte civile dei creditori ex dipendenti in un processo di bancarotta fraudolenta costituisce un precedente giurisprudenziale di primo rilievo, atteso che esso rappresenta in assoluto il primo precedente nel Tribunale Penale di Latina – osserva l’avvocato Guglielmo Raso che assiste la maggior parte degli ex lavoratori – oggi è stato fatto il primo passo per affermare un importante principio di diritto: l’imprenditore che dolosamente depaupera le risorse di un’azienda, deve risarcire i danni morali sofferti dai lavoratori licenziati. Un principio sicuramente “rivoluzionario” destinato a scrivere una pagina importante nella storia giudiziaria del tribunale di Latina>.