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Impresa donna, finanziamenti con il Fondo di garanzia

20 milioni di euro stanziati dallo Stato

Laura Brida, presidente del Comitato Imprenditoria femminile della CCIAA di Latina

Laura Brida, presidente del Comitato Imprenditoria femminile della CCIAA di Latina

LATINA – Il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Latina ha organizzato per martedì 8 aprile alle ore 10.00 presso la Sala Conferenze del Museo Civico “Duilio Cambellotti” in Piazza San Marco a Latina il convegno dal titolo: “Opportunità per l’imprenditoria femminile Sezione speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità del Fondo di garanzia per le PMI”.  L’appuntamento è un’occasione formativa sul tema, e vede il coinvolgimento degli istituti bancari della provincia, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria e, ovviamente, delle imprese.

Si tratta di una grandissima opportunità per le donne che fanno o vogliono fare impresa e rafforza notevolmente il lavoro che stiamo svolgendo da due anni anche con lo Sportello Donna”, spiega la presidente del Comitato Laura Brida. La Sezione Speciale può, di fatto, contare su una dotazione complessiva di € 20.000.000, in grado di attivare, sulla base dei dati concernenti l’operatività storica del Fondo, nuovi finanziamenti per quasi € 400.000.000″.

Interverranno al convegno: il presidente della Camera di Commercio di Latina Vincenzo Zottola, il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, la presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Laura Brida, la Coordinatrice del progetto microcreditodonna dell’Ente Nazionale Microcredito Daniela Brancati e in rappresentanza della Sezione Speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Pari Opportunità del fondo di Garanzia PMI Sabrina Fausta Aloise.

LE IMPRESE ROSA – Secondo i dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le imprese al femminile sono una realtà capillarmente diffusa nel nostro Paese, in cui le imprenditrici e lavoratrici autonome rappresentano il 16% delle donne occupate a fronte di una media europea del 10%. I dati che si riferiscono alle possibilità di guadagno delle donne che scelgono un lavoro autonomo sono meno confortanti. Si registra dappertutto in Europa un gap di genere: imprenditrici e lavoratrici autonome guadagnano in media il 35% in meno di quanto fanno gli uomini nello stesso settore (dati OCSE aggiornati al 2011). L’Italia registra un dato pari al 47% e si colloca in terzultima posizione, seguita solo da Austria (49%) e Portogallo (59%), segnalando così una potenziale sofferenza dal lato della profittabilità del lavoro autonomo. “Una policy di sostegno all’imprenditoria – aggiunge Brida – , in ragione dei dati appena evidenziati, dovrebbe incoraggiare la propensione delle donne a misurarsi in tale ambito e contemporaneamente a sviluppare la capacità femminile di “progettare impresa”. Occorre però che tale scelta sia accompagnata da strumenti di training e da risorse per le startup. Soprattutto in virtù del fatto che, come la maggioranza degli studi rileva, le donne hanno minor accesso al credito, quindi hanno maggiore difficoltà ad ottenere prestiti.L’intervento dello Stato per agevolare l’accesso al credito può rappresentare quindi uno strumento di riequilibrio rispetto a condizioni di partenza diseguali e può avere un impatto rilevante sulle donne, le quali tendono ad accedere in misura minore al finanziamento esterno e dispongono di meno capitale per lo sviluppo della propria impresa”.

Per l’attuazione delle policy di sostegno all’imprenditoria femminile, il Dipartimento per le Pari Opportunità ha preso in esame molteplici opzioni, accogliendo le istanze del mondo imprenditoriale, della cooperazione, delle forze sociali e dell’associazionismo ed ha valutato diverse possibilità progettuali, determinandosi, infine, a definire uno strumento d’ingegneria finanziaria da dedicare in via esclusiva alle imprese femminili, affidandosi a un soggetto già operante sul mercato, quale il Fondo di Garanzia per le PMI. Per questo il Dipartimento per le Pari Opportunità ha concordato con il Ministero dello Sviluppo Economico la costituzione di una Sezione Speciale, denominata “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari opportunità”, dedicata in via esclusiva alle imprese femminili, che si avvale dell’esperienza e del background di un fondo di garanzia già collaudato. Tale Sezione Speciale dispone di 10.000.000 di euro e interviene in favore delle imprese femminile mediante la concessione di agevolazioni nelle forme di garanzia diretta, cogaranzia e controgaranzia.

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