LATINA – Il procuratore generale di Roma, Arcibaldo Miller ha chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado ai sei imputati dell’omicidio di Matteo Vaccaro. <E’ stato un regolamento di conti tra bande contrapposte – ha detto il procuratore generale – erano tutti consapevoli dei rischi che correvano> Si è aperto così il processo d’appello per uno dei delitti più sconcertanti capitati negli ultimi anni nel capoluogo pontino. Tra le richieste formulate dal Pg ai giudici della Corte D’Assise D’Appello di Roma Lucio Mario D’Andria (Presidente) e Giancarlo De Cataldo (a latere) anche il rigetto del ricorso presentato dal pm Daria Monsurrò, con il quale la Procura di Latina chiedeva il riconoscimento del reato di tentato omicidio nei confronti del fratello della vittima, Valerio Vaccaro detto Alberto. A sorpresa, invece, Miller ha chiesto proprio per Alberto Vaccaro, presente sulla scena del delitto la notte dell’omicidio, l’invio degli atti in Procura per falsa testimonianza perché ha ritrattato in Corte d’Assise a Latina la dichiarazione che aveva rilasciato al pm Giuseppe Miliano subito dopo i fatti. Il processo riprende martedì 20 maggio poi le udienze proseguiranno il 4 e il 13 giugno.
Omicido Vaccaro, chiesta la conferma delle condanne in Appello
Nel processo di secondo grado il Pg chiede anche la falsa testimonianza per il fratello della vittima
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