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Pellegrinaggio notturno alla Casa del Martirio di Santa Maria Goretti

Sabato alle 23 il cammino a piedi che si snoderà tra i borghi del capoluogo pontino

La casa del Martirio di Santa Maria Goretti

La casa del Martirio di Santa Maria Goretti

LATINA  – Nella notte fra  sabato 28 giugno e domenica 29 giugno 2014, si terrà il pellegrinaggio notturno a piedi alla Casa del Martirio di santa Maria Goretti, evento a cui prendono parte, ogni anno, molte centinaia di persone.
Il percorso avrà inizio alle 23 di sabato dal piazzale antistante la chiesa di Borgo Piave, e si snoderà per la via del Crocifisso fino a Borgo S. Maria, per via Macchia Grande, per Via della Speranza con sosta a Borgo Bainsizza, per la Strada del Bosco, per via Monfalcone, con sosta a Borgo Montello, per via delle Ferriere fino alla casa del Martirio di S. Maria Goretti (arrivo previsto alle ore 6). La sosta nei singoli Borghi sarà accompagnato da un breve incontro di preghiera e di riflessione sulla figura di S. Maria Goretti. Alle 6, il Vescovo, mons. Mariano Crociata, presiederà la celebrazione eucaristica sul piazzale antistante la Casa del Martirio, lo stesso che il 29 settembre 1991 accolse il beato papa Giovanni Paolo II.

“Che senso ha per noi, oggi, riflettere su fatti accaduti più di un secolo fa, esaltanti e tragici insieme? Maria Goretti era una dodicenne che, a dispetto della sua età, condivideva già in pieno, da alcuni anni, la guida del proprio nucleo familiare: non una bambina, dunque, ma – si può dire fuor di retorica spiega Don Felice Accrocca, Vicario Episcopale per la Pastorale – una piccola donna che sapeva bene quel che faceva, diceva o voleva. Ed è vero che Ella non fu santa solo nelle ultime ore della sua vita: resta, perciò, un modello valido anche per oggi. Maria, infatti, testimonia e insegna anzitutto che Dio viene sempre al primo posto e che il nostro corpo è degno di rispetto e non può mai essere trasformato in oggetto di voluttà, come vorrebbe un erotismo diffuso e volgare da cui siamo spesso assaliti e quasi soffocati. La sua vita, fatta di preghiera e sacrifici, serenamente vissuti per amore del Signore, costituisce una sfida per la nostra società, sazia e spesso vuota, che abitua a prendere e non a dare. Al tempo stesso, la sua vicenda insegna che l’amore e il perdono vincono sull’odio e la vendetta. Ecco perché ogni anno (il pellegrinaggio iniziò nel 1995) giovani e adulti si mettono in cammino. E la partecipazione della gente, costante nel corso degli anni, sta a testimoniare che la sua lezione non è rimasta inascoltata”.

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