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Latina saluta la Coppa Italia, il Pavia passa al Francioni

Figuraccia dei pontini sconfitti per 4 a 1

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LATINA – Forse distratto dalle vicende societarie che, proprio alla vigilia, hanno visto l’addio dell’ormai ex presidente Paola Cavicchi. Forse poco incantato da un Francioni quasi deserto, occupato solo dai fedelissimi della Curva e dagli sportivi della Tribuna. Forse è così, ma questa sera il Latina è stato uno dei più brutti degli ultimi tempi, certamente il peggiore da quando è in mano a Mark Iuliano. Così i nerazzurri salutano la Coppa Italia dopo appena una gara, quella contro il modesto Pavia (Lega Pro) che arriva nel Capoluogo e segna quattro gol: Cesarini, Malomo e due volte Bellazzini, tra l’altro protagonista di due pennellate su punizione che non fanno invidia ai maestri della specialità.

Dopo questa serata afosa e cupa la società pontina avrà fretta di tornare sul mercato per rivedere un pacchetto che non è il regalo atteso. Alla presenza pure del direttore generale oscurato dalle note particolarità poco sportive Pietro Leonardi, la dirigenza è probabile che intervenga già da domani per riparare il riparabile. Intanto ci si deve attendere qualche cessione, poi gli acquisti. E i nomi, in questo caso, sono sempre gli stessi: Rosina, Maniero, più un difensore esterno che faccia al caso della tecnica calcistica.

Tornando alla gara, i nerazzurri erano partiti bene schiacciando nella propria metà campo la formazione ospite. Ma nessun tiro in porta veniva registrato nella tabella delle statistiche, salvo un tentativo di Corvia deviato senza troppe pretese dall’estremo dei lombardi. Lombardi che, tra l’altro, avevano già impensierito Di Gennaro chiamato all’intervento su uno scatenato Ghiringhelli. Nel secondo tempo il Pavia va in vantaggio con la punizione spettacolo di Bellazzini. Iuliano allora si veste da pensatore, agisce e manda in campo Talamo e Regoli. Proprio il primo, gioiello di casa, ristabilisce la parità con un colpo di testa all’altezza dell’area di porta. In rapida successione però accade l’impensabile, con ancora Bellazzini che dalla stessa mattonella di qualche minuto prima infila di nuovo Di Gennaro ipnotizzato dalla traiettoria velenosa che sfiora il palo alla sua sinistra. Siamo già sul 3 a 1, preludio del calo fisico e psicologico del Latina e dunque della quarta marcatura a opera del difensore Malomo.

Fin qui tutto male, quindi, col Latina che si ritroverà già domani per capire cosa non ha funzionato. E con la sconfitta salta pure una partita di prestigio, quella che poteva giocarsi contro il Bologna in un Francioni beffato dalle polemiche per una ristrutturazione che non arriva. Forse distratto, forse poco incantato; ma questo Latina che si becca i fischi dal pubblico è costretto già a ripartire.

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