LATINA – Il coinvolgimento in fatti di corruzione e criminali che ha riguardato la Coop. romana “29 Giugno” ha gettato un’ombra di discredito su tutto il comparto delle società cooperative e ha creato sconcerto e delusione tra la cittadinanza ma non bisogna dimenticare che il mondo della cooperazione sociale svolge da sempre un ruolo importante per la crescita economica generale e per l’inserimento nel mondo delle professioni di soggetti portatori di handicap o che vivono in condizioni di particolare disagio.
A parlarne è Omar Sarubbo del Pd, “al termine del 2014 il Pd si è adoperato affinché si mettesse fine al sistema iniquo degli affidamenti diretti degli incarichi per la manutenzione del verde cittadino e affinché, nel rispetto della legge, si procedesse con indizione di annuali gare pubbliche. Abbiamo dedicato a questo tema numerose sedute della commissione trasparenza, abbiamo prodotto varie interrogazioni, abbiamo richiesto al Segretario Generale un parere che ci ha dato ragione e abbiamo, infine, interessato la procura che ha aperto un filone di indagine. La nostra battaglia ha sortito gli effetti sperati e ha messo fine alla giungla degli affidamenti indiscriminati di servizi pubblici – spiega Sarubbo – Ma oggi il tema è un altro: passare dagli affidamenti diretti alle gare pubbliche d’appalto è giustissimo, escludere le cooperative sociali che impiegano disabili non lo è. Una cooperativa – conclude – che svolge servizio di inserimento o reinserimento sociale di persone svantaggiate non può competere in una gara d’appalto fondata sull’unico principio quantitativo del massimo ribasso. C’è bisogno che, da subito, ci si adoperi per riservare a loro e alle associazioni no profit parte delle somme disponibili o che si preparino bandi ad hoc”.