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verso le primarie

Galante: “La mia candidatura dà fastidio perché è fuori dal sistema”

Il candidato del Pd risponde al Fatto Quotidiano. Oggi l'intervista su La Stampa

Paolo Galante

Paolo Galante

LATINA – E’ finito nel mirino. Il candidato moscardelliano alle primarie del Pd, Paolo Galante, è suo malgrado un personaggio da giornale e colleziona articoli. Lui risponde a quello pubblicato sul Fatto Quotidiano che lo descrive come militante in Terza posizione: “Credo che la verità conti ancora – puntualizza in una nota –  Sono stati miei clienti, faccio l’albergatore, appartenenti ad associazioni culturali di destra, come ho ospitato, paganti, il Pd e chiunque ne facesse richiesta con successiva fattura, è il mio lavoro. Sono stato invitato ad un convegno da questa associazione organizzato nel mio albergo su temi economici in qualità di presidente provinciale di Federalberghi, convegno che ha visto, oltre a me, come relatori: Michele Fantasia (presidente Ferdelazio Latina); Ivan Simeone (direttore Confartigianato Latina), Pino Fiacco (presidente Confesercenti), Saverio Viola (presidente Coldiretti Latina), Bernardino Quattrociocchi ( preside facoltà di economia de la Sapienza sede di Latina), Paola Campana (docente Economia de La Sapienza). Convegno organizzato, specifico, da una associazione culturale e non da Terza Posizione. Colgo l’occasione per precisare che, non nascondendolo mai, ho avuto la tessera di An dal 2006 al 2007, anno in cui l’ho riconsegnata per dissensi politici”.

Oggi a Galante dedica un pezzo anche La Stampa: “Dalla destra nazionale al partito della nazione: suona più o meno così l’accusa che una fetta del Pd di Latina rivolge a Paolo Galante, presidente della locale Federalberghi, che si candida alle primarie per la poltrona di sindaco della città – scrive il quotidiano di Torino –  «Evidentemente la mia candidatura dà fastidio  – risponde lui –  Dato che non ho mai fatto politica forse sconvolgo certi equilibri e provoco preoccupazione in un sistema consolidato».

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