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Rifiuti, raccolta sospesa, lo comunicano i curatori fallimentare della Latina Ambiente

La Rida di Aprilia ha chiuso i cancelli al conferimento dopo alcuni rilievi della Regione Lazio. Il sindaco Coletta in contatto con l'assessore Buschini

FOTO DI REPERTORIO

LATINA – Latina Ambiente sospende la raccolta dei rifiuti indifferenziati. Dunque i cassonetti verdi e tutto ciò che non è plastica, vetro, carta e alluminio, conferiti separatamente, non saranno più svuotati. Lo comunicano i curatori fallimentari della società dopo la nota con cui la  Rida Ambiente di Aprilia – che riceve nell’impianto Tmb la spazzatura di Latina e degli altri comuni dell’area nord, oltre alle 150 tonnellate quotidiane da Roma  –  avvisa dell’ “immediata sospensione di tutti i conferimenti di tutti i rifiuti, fino a nuova comunicazione”. Succede dopo alcuni rilievi mossi dalla Regione Lazio alla proprietà dell’azienda di Fabio Altissimi che ha chiesto immediate verifiche dell’Arpa, chiudendo nel frattempo i cancelli.

“Questa Società  – spiegano i curatori – è costretta a procedere con decorrenza immediata alla sospensione del servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati nel comune di Latina, fino alla comunicazione da parte degli organismi competenti del nuovo sito presso cui conferire”.

Latina dunque è in emergenza rifiuti. La stessa comunicazione è arrivata a tutti i comuni del centro nord della provincia che utilizzano l’ impianto.

“Il problema non dipende da questo Comune – puntualizza il sindaco Damiano Coletta – ma riguarda i rapporti tra Rida e Regione. Insieme agli altri Comuni della provincia che conferiscono nella discarica di Aprilia subiamo le conseguenze del disservizio”.

Intanto sono stati presi contatti con l’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio Mauro Buschini: “L’Assessore – spiega Coletta – proprio questa mattina mi ha comunicato che sta provvedendo a trovare una soluzione per evitare alle città interessate situazioni di emergenza igienico sanitaria causata da cumuli di rifiuti abbandonati sui marciapiedi e dalle temperature elevate che si stanno registrando in questi giorni”.

Intanto il patron di Rida Ambiente, Fabio Altissimi addossa la colpa alla Regione: “Vogliono i tritovagliatori”.

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