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lo scontro

Alta Dignostica, Coletta in Consiglio: “Qualcuno ha interesse a che questo progetto salti”

Passa con i soli voti di Lbc la rimodulazione proposta dalla Fondazione Roma. L'opposizione tutta contraria vuole il tomografo ibrido Pet/Rm

LATINA – “La politica deve fare scelte, ma non deve inquinare. Io credo che qui invece si stiano inquinando le prove e che qualcuno abbia interesse a che questo progetto salti. Io non ci sto a questi giochetti politici”. E’ il parere espresso dal sindaco di Latina Damiano Coletta nel corso dell’illustrazione della posizione di maggioranza sul famoso progetto dell’Alta Diagnostica, argomento di cui si discute da mesi e sul quale si arriva al nuovo consiglio comunale con visioni profondamente diverse tra maggioranza e opposizione. E non solo.

C’é anche la posizione espressa senza mezzi termini in queste ore dalla presidente della Provincia Eleonora Della Penna, che minaccia di revocare il finanziamento da 800 mila euro dell’ente di Via Costa nel caso in cui non si realizzasse il piano “A”, posizione che ha raccolto nelle ultime ore anche l’appoggio di 7 sindaci del sud pontino.

Entrando nel merito della cosiddetta rimodulazione del progetto proposta dalla Fondazione Roma (l’ente che deve donare i macchinari) il sindaco ha citato il parere del presidente della società italiana di radiologia medica, Roberto Grossi spiegando che è migliorativo rispetto al primo.

IL DISCORSO DI COLETTA

Il voto è arrivato a tarda sera dopo ore e ore di dibattito, praticamente un muro contro muro che ha visto alla fine le posizioni rimanere molto distanti. Per il Pd Forte, si arriverà allo scontro legale; per Nicola Calandrini di Fratelli D’Italia l’unico che può inquinare il progetto è il sindaco Coletta che viene invitato a completare i lavori nei locali destinati all’Alta diagnostica per superare il no della Regione Lazio, che ha segnato il momento in cui il progetto è stato cambiato. Per Calvi di Forza Italia il vero problema è il contenzioso che si creerà stante la posizione contraria della Provincia. Insomma,  il cosiddetto Piano B, considerato da molti un’offerta al ribasso da parte della Fondazione Roma che deve donare i macchinari, è passato con i soli voti di Lbc, che al contrario, sulla base del parere espresso dalla società italiana di radiologia medica,  considera il progetto migliorativo e l’accordo di programma sulla creazione di un centro di alta diagnostica a Latina, mantenuto.

 

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