LATINA – Ci sono 28 milioni di euro (di 34 totali) che attendono di essere spesi per far diventare l’ospedale Goretti il Dea di II livello che sulla carta è da tempo. E soprattutto per ripensare la sua organizzazione in funzione del paziente. Alcuni progetti sono già pronti, qualcuno richiederà percorsi più lunghi, ma la strada è avviata grazie anche ad una programmazione fatta anzitempo, a maggio del 2017, “per trovarsi pronti all’occasione giusta”. Così l’ospedale di Latina diventerà più grande: “Quattromila metri quadrati in più, che non vuole dire dare solo spazi aggiuntivi per i servizi, ma riorganizzare completamente la struttura eliminando le maggiori criticità. Ci saranno anche circa 40 posti letto in più rispetto ai 450 che abbiamo a disposizione oggi”, spiega il direttore generale Giorgio Casati.
Si parte dal Pronto soccorso che arriverà ad una superficie di 1500 metri quadrati e i cui lavori (con affidamenti sotto soglia) saranno avviati a settembre; sarà contemporaneamente recuperata la palazzina ex 118 (600 mq) oggi utilizzata come deposito, che ospiterà tra le altre cose il Cup, togliendolo dal Padiglione Porfiri dove l’affollamento, in presenza dei malati oncologici è decisamente “improprio”. Qui si farà anche l’attività di consegna referti, prelievi e diabetologia. Poi, con un arco temporale più lungo sarà realizzata la nuova palazzina che nascerà alle spalle del corpo centrale (inizio lavori con gara europea previsti a settembre 2019). “L’idea – dice Casati – è quella di poter avere spazi ad utilizzo molteplice per più discipline, secondo l’ottica che non è il paziente a dover andare dal medico, ma il medico dal paziente, così per le aree di degenza, medica e chirurgica, e per quelle ambulatoriali. Ma la vera sfida sarà raddoppiare la capacità operatoria passando da 4 a 8 sale operatorie senza le quali non riusciremmo a dare una prospettiva di sviluppo al Goretti”.
“L’ospedale va ridisegnato prevedendo aree con alte funzioni specialistiche e tecnologiche che lo caratterizzano in prevalenza come ospedale per pazienti acuti; aree destinate all’assistenza in fase post acuzie e alla riacutizzazione di patologie cronico-degenerative; aree a ricovero e attività diurne”, dice Casati
All’incontro di presentazione ha preso parte il neo direttore sanitario Giuseppe Visconti, con l’ingegnere Mauro Palmieri direttore del dipartimento interaziendale Latina Frosinone, il direttore del presidio Sergio Parrocchia. Presenti anche i neo consiglieri regionali Salvatore La Penna (Pd), Orlando Tripodi (Lega) e il sindaco Damiano Coletta.
“Per realizzare un nuovo ospedale – ha commentato il sindaco di Latina Damiano Coletta tornato per l’occasione nel posto in cui ha lavorato come cardiologo per 25 anni – serve tempo, molti anni. Non è un progetto accantonato, anche con l’aiuto dei neoeletti proveremo a trovare le risorse, ma nel frattempo occorrono risposte. I progetti presentati sono dunque essenziali per migliorare le prestazioni, soddisfare le esigenze della popolazione e dare una risposta alle criticità, prima fra tutte la logistica del pronto soccorso”.