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il testo del messaggio al goverbo

Coletta con Caritas, Emergency e gli altri: “Liberate i migranti della Diciotti”

Il sindaco di Latina si unisce all'appello del Tavolo Asilo

LATINA – Il Sindaco di Latina Damiano Coletta aderisce all’appello delle associazioni che fanno parte del Tavolo Asilo nella richiesta indirizzata al Governo di fare sbarcare immediatamente i migranti presenti a bordo della nave Diciotti cui da giorni non viene dato il permesso di scendere.
L’adesione giunge nel giorno della manifestazione che si tiene proprio al porto di Catania: una manifestazione non solo per risolvere il caso dei migranti reclusi sulla nave Diciotti, ma un vero e proprio evento antirazzista. “Facciamoli scendere”, lo slogan del raduno organizzato dalla Rete antirazzista, Legambiente, Pax Christi, Cobas, Arci, Anpi, No Muos e centri sociali.
“Chiediamo con decisione di far scendere i migranti della Diciotti, e poi di aprire i porti cambiando radicalmente le politiche che questo Governo sta mettendo in campo sul tema dell’accoglienza”, è l’appello di Coletta.
“Latina sta affrontando il flusso migratorio in maniera sostenibile e in uno spirito di condivisione tra tutte le forze politiche – aggiunge il Sindaco – Siamo un esempio per le nostre politiche sul fronte dell’inclusione con il progetto Sprar. Per questo anche noi siamo con il cuore a Catania a chiedere che si aprano i porti e che si costruiscano cantieri di pace per una Italia dei diritti e dell’accoglienza”.

LA LETTERA APERTA DEL TAVOLO ASILO – “Le associazioni del Tavolo Asilo chiedono con urgenza al Governo italiano di autorizzare lo sbarco delle 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti.
I migranti soccorsi dalla nave italiana senza ulteriori indugi devono essere messi in condizione di ricevere assistenza adeguata e di beneficiare di tutte le garanzie definite dalla nostra Costituzione, dalla normativa nazionale, comunitaria e dalle convenzioni internazionali, a prescindere dai tempi e dagli esiti della contrattazione politica tra gli Stati Europei. Le risposte dell’Unione europea alla gestione dei flussi migratori, compresi quelli dei minorenni, nel Mediterraneo deve essere richiesta nelle opportune sedi e non attraverso il trattenimento illegale di persone a bordo di una nave”.

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