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E' Leyla

L’attrice di Latina Renata Malinconico combattente curda nella fiction Ad un passo da cielo

"Mio nonno magistrato mi ha insegnato l'amore per la recitazione". Ma tutto è nato per una gamba rotta

LATINA – L’attrice di Latina Renata Malinconico protagonista di “Ad un passo dal cielo“, sesta stagione della fiction di successo girata tra le Dolomiti. Il debutto su Rai 1, ieri sera,  giovedì 15 aprile, nella puntata intitolata “Il leone della montagna“, ovvero lei nei panni di Leyla, una combattente curda: “Leyla (ed io con lei) vivrà tutto lo scibile umano”, aveva anticipato in un post sui social.

“E’ stata una bellissima esperienza, un ruolo difficile, una bella sfida”, racconta la brava e bella attrice, figlia del noto avvocato di Latina Giovanni Malinconico,  che ha cominciato la carriera grazie al nonno, al papà e a una gamba ingessata.

“Quando avevo otto anni, mi sono rotta una gamba e per un mese non sono andata a scuola, così mio padre mi ha regalato una collezione di commedie americane e mi sono appassionata, anzi in realtà avevo deciso di fare la sceneggiatrice. Poi a 12 anni ho fatto per caso un casting, ho cominciato a lavorare nel mondo della pubblicità e da lì non ho più smesso. Un mondo affascinante. Rifarei tutto e farò di tutto per poter tornare a lavorare anche in teatro”, dice la 31enne attrice che  ha studiato recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia, e lo scorso anno aveva preso parte alla seconda stagione di “Nero a metà” per la regia di Pontecorvo e Facchiniera con Claudio Amendola.

Con la pandemia sono esplose le serie che hanno preso lo spazio lasciato (purtroppo) libero dal teatro: “Teatro e cinema, sono due discipline diverse, sono come diritto penale e diritto civile. Il teatro ti dà un’emozione che vivi in prima persona, un’emozione intensa, ma anche vedersi in prima serata su Rai 1 ha il suo perché, sono belli entrambi. Oggi sento forte però la mancanza dell’esperienza dell’arte dal vivo”.

A mettere Renata sulla strada della recitazione fin da piccola, è stato il nonno, Alfonso, magistrato di Corte di Cassazione (scomparso nel 2013), al quale è rimasta legatissima: “E’ stato lui ad insegnarmi la passione per l’arte e mi ispira ancora. In tutte le scene più difficili e delicate è sempre nel mio cuore”, ci ha raccontato.

Il debutto ufficiale a 17 anni nel film  L’Estate di Martino per la regia di Natale, e poi in teatro, dieci anni fa, con il regista di Latina, Luciano Melchionna: “Lui è stato il mio mentore”.

Nei programmi per il futuro, parte dei quali ancora segreti, ci sono cinema, tv e teatro ma anche la musica: “Si, ho studiato musica, pianoforte, canto e finalmente, dopo anni di passione nel cassetto, sto lavorando a un Ep con il producer Alessandro Pucci con cui stiamo ultimando i brani. Un sogno che si avvera per me che sono cresciuta in una famiglia di musicisti”.

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