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la pubblicazione

L’ospedale Goretti di Latina leader nella cura della tiroide

La struttura guidata dal dottor Cesareo all'avanguardia nel trattamento termo-ablativo dei noduli

LATINA – L’Ospedale di Latina all’avanguardia nel trattamento termo-ablativo dei noduli tiroidei. Lo dice una pubblicazione scientifica che vede tra gli autori il dottor Roberto Cesareo (in foto), endocrinologo e direttore della struttura di Malattie Metaboliche e gestione del paziente cronico riacutizzato presso il DEA II di Latina. Arriva dalla prestigiosa rivista specializzata “Endocrine Practice” questo importante riconoscimento per l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina che figura in un importante documento degli endocrinologi americani dell’AACE (American Association of Clinical Endocrinology)  dedicato a questa tecnica.

“Per il trattamento dei noduli tiroidei – dice la Asl di Latina in una nota – negli ultimi anni sono state proposte tecniche non chirurgiche, percutanee, eco-guidate, mini-invasive, e grazie all’attività scientifica prodotta dal dottor Cesareo e dai colleghi della radiologia interventistica, l’Ospedale di Latina è diventato centro di riferimento in Italia per il trattamento termo-ablativo dei noduli tiroidei”. Un’attività che – aggiunge l’Azienda – “si inserisce nel più ampio contesto aziendale, sia della prevenzione ambientale e degli stili di vita, curata dal Dipartimento di Prevenzione, sia della diagnosi e cura delle patologie endocrine, svolta in particolare dalla struttura di Endocrinologia a direzione Universitaria “Sapienza” di Roma, Polo Pontino, anche attraverso specifici percorsi ambulatoriali.

Pur non volendo sostituire la chirurgia tiroidea, il trattamento termo-ablativo è un’arma in più, in casi selezionati:  “I vantaggi di questa metodologia di approccio, sono caratterizzati da costi decisamente inferiori rispetto alla chirurgia tradizionale, dalla possibilità di eseguire il trattamento in regime di day surgery, cosi come avviene al Goretti di Latina, e dal minor numero di complicanze successive agli interventi. Il nodulo tiroideo, correttamente selezionato e trattato, si riduce, in base agli studi della letteratura internazionale, in parte pubblicati anche dal dottor Cesareo e colleghi, del 60-80% dopo circa 6 mesi dal trattamento”.

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