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2023-2028

Tartarughe Marine, i balneari del Lazio coinvolti in un progetto di protezione

Una bandiera, corsi di formazione, materiale da distribuire ai bagnanti e un gruppo di lavoro

LATINA – I ritrovamenti di nidi di tartaruga marina si moltiplicano, da Latina, a Sabaudia, al Circeo, Terracina e Fondi solo per citare quelli censiti, e a protezione di queste meravigliose creature marine arriva un protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Federbalneari per l’attuazione di un programma congiunto di interventi a tutela delle amate Caretta Caretta.

Partendo dalla considerazione che si tratta di una specie a rischio di estinzione a causa delle catture accidentali, della degradazione dell’habitat e del disturbo antropico, ma essendo anche l’unica tartaruga marina che nidifica sulle spiagge del Mediterraneo (prevalentemente tra giugno e agosto), il Protocollo approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore Righini, fornisce un Codice di condotta finalizzato alla tutela delle tartarughe marine e dei loro nidi, cui gli aderenti a Federbalneari dovranno attenersi.

CHE COSA SI FARA’ – Come primo atto la Regione Lazio fornirà ai gestori degli stabilimenti una bandiera di progetto che dovrà essere esposta all’interno della struttura turistica per il periodo 2023/2028. La bandiera sarà ritirata in caso di inadempienza degli impegni assunti.

Saranno inoltre svolti dei corsi di formazione per gli addetti alla pulizia degli arenili e per i bagnini su temi riguardanti l’attenta cura delle spiagge attrezzate (i nidi delle tartarughe marine si trovano a fil di sabbia, ragione per la quale un comportamento scorretto nelle operazioni di pulizia potrebbe compromettere la schiusa delle uova); sul riconoscimento delle tracce di queste specie acquatiche (si tratta di orme a forma di piccolo cingolato che formano un percorso di andata e ritorno dal mare) e sulle regole da adottare in caso di presenza di nidi o di piccoli.

L’intesa prevede la distribuzione di materiale informativo sull’argomento da distribuire ai bagnanti e lo svolgimento di eventi negli stabilimenti, attraverso i quali diffondere informazioni utili sulla Careta careta.

Infine, un apposito Gruppo di Lavoro misto (un membro della Regione Lazio e uno di Federbalneari) verificherà la validità degli esiti dell’applicazione del Protocollo.

La Giunta regionale ha contestualmente approvato una delibera per la stipula di un Accordo di collaborazione tra la Regione Lazio e le Amministrazioni locali, cui verrà affidata l’esecuzione delle attività contemplate dal Protocollo d’Intesa con Federbalneari.

Le Amministrazioni locali lavoreranno di concerto con TartaLazio, la Rete regionale per il recupero, il soccorso, l’affidamento e gestione delle tartarughe marine per la riabilitazione e la manipolazione e rilascio a scopi scientifici (istituita nel 2012).

«L’Accordo con i Comuni del litorale e il protocollo d’intesa con la Federbalneari nascono dalla volontà dell’amministrazione regionale di promuovere iniziative a difesa non solo della Careta careta, ma dell’intera biodiversità marina. I nostri mari, infatti, sono sempre più minacciati ed è nostro dovere tutelare questo immenso patrimonio facendo squadra. I provvedimenti approvati oggi in Giunta vanno proprio in questa direzione», commenta l’assessore Giancarlo Righini.

 

 

 

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