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l'incontro

La Rete delle città Marciane firma per Latina Capitale della Cultura

Chiarato: "Latina tappa della Peregrinatio della Lampada Votiva e del Vangelo di San Marco"

LATINA – Latina sarà tappa della Peregrinatio della Lampada Votiva e del Vangelo di San Marco. Lo ha detto oggi l’assessore Andrea Chiarato che con la sindaca Matilde Celentano e gli altri amministratori delle città aderenti alla Rete delle Città Marciane, sono stati ricevuti  dal presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana.

“Non appena ci siamo insediati, circa sette mesi fa, abbiamo risposto subito positivamente all’istanza mossa dal presidente Rizzo – ha detto la sindaca Matilde Celentano –  Si trattava di riconoscere e istituzionalizzare il profondo legame della comunità di Latina al santo patrono, San Marco Evangelista. La città di Latina, sorta nel 1932, ha una cattedrale, risalente agli anni di fondazione della nuova città, dedicata proprio a San Marco – ha spiegato ai presenti – . La cattedrale è sempre stata, e lo è tutt’ora, punto di riferimento della comunità che è cresciuta intorno alle attività del suo oratorio. Abbiamo, come le altre città aderenti alla Rete, la corale San Marco. Tutto ciò, tuttavia, rappresenta una singola ragione della nostra adesione al sodalizio. Diciamo un punto di partenza, un presupposto”.

Il Comune di Latina,   che ha aderito di recente al progetto di un percorso culturale-religioso e di marketing territoriale delle Città legate fra loro dal culto di S. Marco Evangelista  –  ha incassato anche il sostegno unitario della Rete a sostegno della candidatura di Latina a Capitale italiana della cultura 2026.

“Latina è tra le dieci città finaliste del concorso nazionale indetto dal Ministero della Cultura per l’attribuzione del titolo di Capitale italiana della cultura 2026 – ha ricordato la Celentano – La nostra candidatura si è basata anche sulla peculiarità del modello sociale che una città, così giovane come la nostra, ha espresso nel corso dei suoi 91 anni: un modello basato sull’apertura alle diverse provenienze geografiche, accogliente sempre, e che ha voluto dedicare, non a caso, la cattedrale a San Marco, proprio per la presenza dei veneziani, che ha fatto delle pietanze friulane uno dei caratteri enogastronomici tipicizzanti della seconda città laziale, che ha accolto nell’immediato dopoguerra i cittadini istriani, che ha dato accoglienza, tra il 1957 e il 1989, a circa 80mila profughi dei paesi dell’Est nel centro ‘Roberto Rossi Longhi’, oggi trasformato nella sede pontina dell’università Sapienza, l’ateneo più grande d’Europa”.

“Latina – ha proseguito Chiarato – per la sua cultura – che si respira anche nell’architettura razionalista tipica delle città nuove, ben conservata, nelle opere di Duilio Cambellotti e di molto altro – vuole fare la sua parte anche nella rete delle città Marciane, di cui fa parte anche il Comune di Sonnino, piccolo centro ausono della provincia pontina. Inizieremo a fare il primo passo organizzando a Latina, con un percorso da condividere con il Vescovo Mariano Crociata, la tappa della Peregrinatio della Lampada Votiva e del Vangelo di San Marco. Sarà occasione per presentare ufficialmente il presidente Rizzo e l’adesione di Latina alla Rete delle città marciane ai nostri concittadini”.

A margine dell’incontro la prima cittadina di Latina, che fa parte del nuovo direttivo delle città marciane, e l’assessore Chiarato hanno spiegato che con l’ingresso di Latina nella Rete, si è voluto condividere “le finalità comuni a quelle delle altre città che fanno parte a questa grande famiglia che attraversa sette regioni d’Italia, nell’ottica di una sana promozione territoriale all’interno di un circuito di iniziative a tappe che vanno a catalizzare presenze, turistiche e religiose, a beneficio di tutti i comuni associati”.

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