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SIT-IN PRECARI DELLA GIUSTIZIA
Da Latina a Roma per manifestare

precari_1LATINA – Mercoledì 23 ottobre una delegazione di lavoratori precari impiegati nei tirocini di formazione e lavoro presso gli uffici giudiziari della Provincia di Latina parteciperà al presidio indetto presso Piazza della Rotonda a Roma, nei pressi del  Senato, dall’Unione Precari della Giustizia. Il coordinamento riunisce i 3400 cassaintegrati o in mobilità, inoccupati e LSU che grazie a tirocini in convenzione con Province e Regioni sono stati impiegati nei tribunali e negli uffici giudiziari di tutta Italia.

“Anche questo progetto  – spiegano dalla delegazione di Latina – terminerà entro il 30 novembre di quest’anno facendo ripiombare 3400 lavoratori nella condizione di grave disoccupazione provocando l’effetto di indebolire di forza lavoro la macchina amministrativa della Giustizia. In assenza di provvedimenti volti al mantenimento in organico di questi lavoratori l’effetto sarà sinteticamente quello di accrescere la condizione di disperazione e impoverimento di 3400 famiglie e ridurre l’efficienza dell’apparato amministrativo e, quindi, i servizi per cittadini e utenti degli uffici giudiziari. Chiediamo che, dopo l’occasioni mancata del c.d. “Decreto del Fare”, nella Legge di Stabilità 2014 venga inserito un emendamento che preveda un contratto a tempo determinato per tutto il 2014 per ognuno di noi”.

IL CASO LATINA – “Anche a Latina, a luglio di quest’anno – spiegano ancora i precari in una nota – siamo stati richiamati e reinseriti negli organici degli uffici del Tribunale, della Procura e delle sedi territoriali distaccate di Terracina e Gaeta in cui eravamo stati impiegati tra il 2011 ed il 2012 in virtù di un tirocinio formativo promosso dalla Provincia di Latina. Al nostro rientro abbiamo trovato una situazione negli uffici peggiorata rispetto a quando nel maggio del 2012 eravamo dovuti andare via. Ciò accresce la consapevolezza che la nostra rivendicazione sia giusta, venendo incontro non soltanto al nostro bisogno di lavoro, ma anche agli interessi del personale effettivo degli uffici in cui stiamo operando, della loro dirigenza, dei giudici e della massa di avvocati che quotidianamente frequentano questi uffici per tutelare in diritto costituzionale dei cittadini ad avere tutela nella giustizia”.

 

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