LATINA – Hanno scritto al Papa chiedendo un incontro, confidando nella grande apertura della Chiesa su temi fino ad oggi intoccabili. Antonio Garullo e Mario Ottocento, i due ceramisti gay di Latina sposati da 12 anni in Olanda, che nei giorni scorsi sono tornati a chiedere la registrazione dell’ atto di matrimonio presso lo Stato Civile del Comune di Latina, hanno deciso di non fermarsi.
“Ragazzi e ragazze gay vengono spesso emarginati, maggiormente nella Chiesa, e questo sinceramente ci appare come un controsenso assoluto”, dichiarano i due che sperano in un cambiamento di rotta. Lo spunto è il Sinodo sulla famiglia che dovrà discutere anche della posizione da tenere nei confronti delle coppie omosessuali. “Noi vorremmo che i nostri nipoti possano sentirsi in famiglia nella società laica come nella comunità eccesiale a prescindere dal soggetto e dal genere del loro amore e della loro unione”.