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Melanoma, tra i tumori più diffusi in provincia

Esporsi al sole in modo consapevole e senza rischi. Tutti i consigli

abbronzatura-integraleSABAUDIA  – Esporsi al sole è un piacere non trasformiamolo in un rischio.  E’ quanto ribadito più volte nell’ambito del convegno “Work in progress”, promosso dall’Accademia Dermatologica Romana Onlus presso l’Oasi di Kufra a Sabaudia, che ha riunito le maggiori eccellenze nazionali e internazionali nel campo della Dermatologia.

“Il Non-Melanoma Skin Cancer è tra i tumori più frequenti  in provincia di Latina – spiega il dottor Alessandro Annetta, professionista pontino e membro del comitato scientifico dell’evento – dal registro tumori della provincia, che parte dal 1982, si evince come il melanoma sia al terzo posto per incidenza sulla popolazione. Ad essere colpiti sono sia uomini che donne nella fascia di età che va da 0 a 49 anni. Il perché dell’incidenza così alta di questo tipo di tumore sulla popolazione pontina va ricercato in fattori storico sociali. Questa zona infatti, fu popolata durante il fascismo da coloni provenienti dal nord Italia, in gran parte veneti, con un fototipo chiaro (pelle chiara e occhi azzurri),  che si dedicavano alla coltivazione della terra esponendosi per lungo tempo ai raggi solari. Una situazione – continua – sovrapponibile a quella che si è verificata in Australia e Sud Africa, i due paesi con la più alta incidenza di tumori della pelle, dove c’è stata una forte immigrazione di persone provenienti dall’area anglosassone. Oggi – conclude il dotto Annetta – da questo tumore si può guarire, la medicina ha fatto passi da gigante, ma la prima cura resta la diagnosi precoce”.

Per quanto riguarda la protezione dai raggi ultravioletti UVA e UVB, che portano a un invecchiamento precoce della pelle, alle scottature, all’iperpigmentazione fino a più seri danni cellulari, lo strumento migliore rimane una adeguata protezione con creme solari con un “livello di protezione mai inferiore a 6 – spiega il dottor A. Paro Vidolin – anzi sarebbe auspicabile un fattore di protezione alto dai 30 ai 50, che comunque ci protegge solo al 98%, avendo l’accortezza di non esporsi nelle ore più calde, applicando più volte grosse quantità di solari e aumentando la protezione in montagna o dove ci sono superfici riflettenti come acqua e sabbia. Un’attenzione particolare va ai bambini e agli sportivi più esposti ai raggi solari”.

“Stiamo lavorando molto sulla prevenzione – ha sottolineato il dott. Pasquale Frascione co presidente dell’evento – come Accademia Dermatologica Romana Onlus prenderemo parte a diverse campagne di sensibilizzazione sia nazionali che europee. Tra queste l’Euromelanoma Day, il 26 maggio, durante il quale metteremo a disposizione delle persone un numero verde al quale rivolgersi per avere consigli e chiarimenti”.

Il convegno è stato presieduto dal professor Sergio Chimenti e dal dottor Pasquale Frascione (co presidente), con la professoressa Maria Concetta Potenza, il dottor Alessandro Annetta, il dottor Rodolfo Capizzi e la dottoressa Angela Capponi nel comitato scientifico.

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