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Domus Mea, protesta davanti alla Corradini per riaprire la sede

Latina. Manifestazione appoggiata da diverse associazioni, tra cui Rinascita Civile: "Occorre una risposta celere"

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LATINA – Sono tornati a protestare, questa mattina, i soci della Domus Mea davanti al scuola Corradini per chiedere spiegazioni e per trovare una soluzione alla chiusura della sede che ha interrotto una trentennale collaborazione tra scuola, associazione e territorio. A fine agosto un centinaio di persone avevano già protestato contro la decisione della Dirigente e del Consiglio di Istituto, di non rinnovare l’uso di alcuni locali della scuola alla Domus Mea.

Una protesta molto sentita, appoggiata da molte altre associazioni della città e da simpatizzanti che hanno inviato diverse lettere alla Dirigente per avere spiegazioni. Anche Rinascita Civile si è resa disponibile quale interlocutrice e aveva reso pubblica la richiesta. “I circa trecento soci della Domus Mea si sono visti esclusi, tagliati fuori in modo netto, da una struttura che essi stessi nel tempo hanno contribuito a migliorare e valorizzare con le quote sociali e la partecipazione ai corsi – spiegano gli esponenti di Rinascita Civile – Non si tratta solo delle spese che l’associazione ha dovuto affrontare nel corso degli anni (era ospite della scuola dal 2007) per rendere agevoli i locali e porli in sicurezza, con notevole vantaggio per la scuola stessa, che ne ha potuto usufruire nelle ore mattutine (e fino alle 15), non si tratta solo dei 500 euro d’affitto sborsati mensilmente (anche questi a vantaggio dell’utenza scolastica), ma anche dell’investimento umano. I tanti soci hanno sempre voluto essere comunità coesa e unita, unendo quartiere e comunità scolastica, con il comune obiettivo di valorizzare l’area urbana e l’ambiente circostante con proposte culturali variegate e sempre di alto livello per tutti: dagli alunni della stessa Corradini ai più anziani che ora non hanno un posto dove andare. Una serie di servizi sono venuti a mancare e questa mancanza si fa sentire terribilmente man mano che ci si addentra nella stagione invernale e le occasioni di incontri all’aperto andranno a ridursi. Potrà rientrare l’associazione Domus Mea nella scuola Corradini? Cosa ostacola il rientro? Il Comune saprà ascoltare le esigenze dei cittadini? Occorre una risposta celere. Si tratta di rispetto”.

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