LATINA – Padre e figlia hanno sconfessato la ritrattazione in aula e hanno confermato quello che avevano detto agli investigatori prima dell’inizio del processo a carico di Angelo Fanfarillo. L’altra indagata, anche lei finita agli arresti domiciliari per aver ritrattato, ha sostenuto invece che è stata condizionata dalla promessa di un lavoro da parte del Fanfarillo e anche dalla paura. I tre indagati che si trovano agli arresti domiciliari erano stati colpiti da una misura restrittiva emessa dal gip di Latina perchè sarebbero stati avvicinati dall’imprenditore di Cisterna, imputato nel processo per il tentato omicidio del vice comandante Gaetano Reina, e in aula hanno cambiato la versione dei fatti tentando di scagionare l’imputato. Oggi sono stati ascoltati dal gip Laura Matilde Campoli, alcuni hanno chiesto una misura cautelare meno afflittiva.
