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Lascia stare i santi, il film di Pannone e Sparagna a Latina: proiezione e incontro con gli autori

Un secolo di canti e musiche della devozione religiosa popolare

Pannone e Sparagna

LATINA – Raccontare in un documentario un secolo di memorie sonore della tradizione religiosa  popolare. Lo hanno fatto Gianfranco Pannone regista e sceneggiatore e Ambrogio Sparagna musicista ed etnomusicologo in un documentario prodotto dall’Istituto Luce.  I due autori saranno a Latina lunedì 20 febbraio in occasione della proiezione del film organizzata dall’Istituto Angelo Tomassini.

Francesca Balestrieri ne ha parlato su Radio Luna con il regista Gianfranco Pannone, che ha raccontato anche qualche curiosità, ASCOLTA

“Un’appassionata ricerca per un’attenta operazione di recupero, condotta negli archivi dell’Istituto Luce e nelle memorie sonore (canti e musiche) della devozione religiosa popolare” – spiegano gli organizzatori. Pannone e Sparagna viaggiano attraverso un secolo di processioni,  presepi viventi, cortei, danze, in città, borghi e villaggi delle diverse regioni di Italia. “Questo viaggio tra passato e presente riporta alla luce un patrimonio collettivo in cui ogni spettatore può riconoscere una parte di sé. E’ l’intera comunità a essere coinvolta per festeggiare la Madonna o il santo a cui chiedere tutela e protezione per fronteggiare le nostre paure”.

Gli autori fanno proprio lo sguardo antropologico su questi eventi, inaugurato in Italia da Ernesto De Martino più di sessant’anni fa. E ci invitano a una osservazione partecipe sul tema del SACRO.

L’Italia arcaica non è così lontana da noi – dice Pannone –. Ci manca culturalmente qualcosa, ed è la coscienza. La coscienza del mondo da cui proveniamo, e non si tratta solo di essere religiosi. Non volevo raccontare il passato contadino e pastorale solo attraverso la miseria del vivere quotidiano, cercavo qualcosa che fosse anche festoso e mistico.  Questo dice il popolo di cui ci siamo dimenticati, il popolo della magia che non è solo superstizione, ma strumento utile a rendere la vita più sopportabile. Il santo fa da tramite.”

“Cantare è pregare due volte”, ci ricorda Ambrogio Sparagna citando sant’Agostino. E in questo rinnovato bisogno di sacro – rimosso o latente, Gianfranco Pannone rilancia i suoi interrogativi: “Quanto alberga segretamente in ciascuno di noi? Siamo solo figli di questo presente? O anche altro che non sappiamo più vedere?”

L’appuntamento è per lunedì 20 febbraio alle 20,30 al Cinema Corso. La serata sarà condotta da Anna Eugenia Morini.

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