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Terapie alternative, l’Ordine dei Medici di Latina: “Ecco l’elenco degli specialisti autorizzati”. Sono 55″

Dopo la morte di un bambino curato solo con l'omeopatia, il Presidente Righetti ricorda le regole per tutelare la salute

Presdente dell’Ordine Dott. Giovanni Maria Righetti

LATINA – C’è un elenco dei medici “alternativi” istituito dall’Ordine di Latina secondo la normativa prevista. Dopo la morte di un bambino bambino di 7 anni ucciso dalle conseguenze di un’otite trattata solo con prodotti omeopatici,  il presidente Giovanni Maria Righetti  ricorda che è necessario che sia certificata la formazione di chi pratica medicina non convenzionale.

“L’episodio – spiega – ci ha fatto riflettere sul comportamento di alcuni che ritengono sia giusto rifiutare il ricorso alla medicina tradizionale forse seguendo il ragionamento più complessivo di un rifiuto del mondo moderno così complesso e pieno di negatività, idealizzando il ritorno a un mondo dolce e naturale. Posizioni ideologiche che coinvolgono a volte inconsapevoli minorenni e che impediscono di applicare a loro favore i prodotti di un mondo scientifico irrinunciabili purché  utilizzati a ragion veduta con l’aiuto di professionisti preparati e responsabili”.

Per questo, seguendo quanto previsto dal Codice di Deontologia Medica che prevede che il medico possa “adottare, sotto la sua diretta responsabilità, sistemi e metodi di prevenzione, diagnosi e cura non convenzionali nel rispetto del decoro e della dignità della professione”, l’Ordine ha riunito la commissione e inserito nell’apposito elenco 55 specialisti che ne hanno fatto domanda e che rispondono a criteri “certi ed omogenei, a tutela della salute dei cittadini,  necessari per valutare la qualità della formazione e dell’esercizio”.

Si tratta  di agopunturisti, esperti di fitoterapia, omeopatia, omotossicologia e antroposofia i cui nominativi sono consultabili sul sito www.cercamedicodentista.it nella sezione “medicine non convenzionali”.

“Non è escluso  – spiega Righetti – che altri iscritti possano possedere i requisiti di qualità previsti dall’Accordo Stato – Regioni  ma che non abbiano ritenuto rivolgersi ancora all’Ordine professionale”.

 

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