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Festa dei Carabinieri

Il colonnello Vitagliano:”Abbiamo incontrato il male assoluto, ma anche la speranza nel futuro”

Il bilancio 3000 reati scoperti, il 74% di quelli commessi

LATINA – Il pensiero va subito alla strage di Cisterna, ad Antonietta Gargiulo e soprattutto alle sue due bambine uccise dal papà carabiniere. “Difficile festeggiare questa ricorrenza avendo incontrato il male assoluto, ma il nostro dovere è andare avanti per servire il cittadino”. Il colonnello Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Latina parla nello spazio all’aperto del Circolo Cittadino dove si svolge il 204° anno dalla fondazione dell’Arma.

Ha deciso di evitare le statistiche, quasi un rito in queste occasioni, per ricordare invece alcuni episodi che hanno segnato l’anno, nel bene e nel male. La strage di Cisterna, che è il male assoluto; la morte in servizio del capitano dell’Aeronautica Gabriele Orlandi, mentre il militare compiva evoluzioni nei cieli di Terracina preparando lo show delle Frecce Tricolore, un omaggio. Ma anche l’indicazione ad avere uno sguardo fiducioso verso il futuro, come insegna l’azione di quel ragazzo di 23 anni che ha trovato una borsa con 13mila euro, oro e gioielli, in Via Vespucci a Latina, e ha deciso di portarla ai carabinieri, perché venisse restituita al legittimo proprietario.

Volutamente pochi – dicevamo – i numeri snocciolati nel discorso davanti ai colleghi e alle autorità intervenute, al Prefetto Maria Rosa Trio, al sindaco di Latina, Damiano Coletta, al Questore Carmine Belfiore, ai rappresentanti della Procura e del Tribunale, ai comandanti delle altre forze dell’ordine. Dati sintetici che raccontano comunque bene, il lavoro dell’Arma sul territorio: 3000 reati scoperti che sono il 74% di quelli commessi. Importanti operazioni antidroga: “Miriade” ad Aprilia, “Giove” a Terracina, “Appio Claudio” a Fondi, “Amnèsia” tra Fondi, Latina e Roma. Il sequestro di beni per oltre 30 milioni di euro. La soluzione degli omicidi di Gloria Pompili, Luca Palli e Armando Martufi.

“Pensiamo di aver dato un buon contributo alla sicurezza di questa provincia  – sottolinea il comandante provinciale dell’Arma – I risultati ottenuti sono il frutto oltre del lavoro dei nostri uomini, dell’attività di coordinamento svolta, ciascuna nel proprio ruolo, da Prefettura e Procura, ma anche della sinergia e della forte collaborazione con polizia e guardia di finanza. Qui, le forze dell’ordine, si può davvero dire, lavorano gomito a gomito”.

Nove le onorificenze consegnate nel corso della cerimonia a militari dell’Arma che si sono distinti per le loro azioni.

IL TESTO DEL DISCORSO – Discorso Festa Arma 2018

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