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Controlli sui pulmini dei braccianti agricoli: “Ora estenderli alla regolarità del lavoro”

L'invito della Uila Uil Latina dopo l'iniziativa del Questore di Latina

LATINA“Bene i controlli su strada, ma occorre estenderli alla regolarità del lavoro per proteggere le aziende agricole sane”. Dopo l’iniziativa della Questura di Latina che ha avviato con una serie di posti di blocco per fermare i pulmini su cui viaggiano, magari trasportati da caporali, i braccianti agricoli, Tonino Passaretti, segretario della Uila Latina e Frosinone esprime soddisfazione e rilancia.

PARTIRE DAGLI 89 IDENTIFICATI – “La Uila-Latina  – scrive il sindacalista in una nota – considera questa iniziativa molto positiva e ritiene che essa vada inserita in una strategia più ampia e coordinata a livello territoriale per contrastare il caporalato. In particolare i controlli andrebbero estesi ad altri punti di raccolta e di avvio altrettanto importanti e “pericolosi”, come Terracina, Fondi e Aprilia. Inoltre l’azione di controllo sui mezzi di trasporto dovrebbe inserirsi in una strategia più ampia di verifica sulla regolarità dei rapporti di lavoro esistenti tra i lavoratori trasportati, i trasportatori e le aziende di destinazione. Strategia che potrebbe essere sperimentata, proprio a partire dagli 89 lavoratori identificati dalla polizia di Latina in questi giorni, effettuando le opportune verifiche presso l’Inps o i Centri per l’Impiego”.

Un settore che conta migliaia di aziende e una forza lavoro di oltre 25.000 operai agricoli: “Un sistema che tiene se le regole vengono rispettate”, dice ancora la Uil che  auspica che “il Perfetto o, meglio ancora, la costituenda sezione territoriale della Rete del Lavoro agricolo di qualità, si facciano parte in causa per la convocazione delle parti sociali, datoriali e sindacali, con Inps, Ispettorato del Lavoro e tutti i livelli istituzionali interessati, per definire una strategia comune per combattere con continuità il lavoro nero e lo sfruttamento in agricoltura a tutela dei lavoratori del settore e delle stesse aziende oneste e corrette che subiscono le conseguenze negative di pochi ma pervicaci imprenditori”.

 

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