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d'annunzio

Teatro, ultimo miglio, mentre parte la Stagione di Celestini, Morante e Buccirosso

Il sindaco Coletta: "Al lavoro per completare le ultime 5 prescrizioni"

LATINA – Manca solo l’ultimo miglio, ma non è dato sapere quanto ci vorrà a percorrerlo: basta completare cinque prescrizioni  (di 45), le ultime chieste dai vigili del fuoco per dare l’autorizzazione alla riapertura definitiva e stabile del teatro D’Annunzio dopo un lungo e sfinente percorso. Ci spera, il sindaco di Latina Damiano Coletta che ha parlato in apertura della conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale 2018-2019. «È una giornata importante perché ci sono i primi risultati di un lavoro costante: riaprire tutti i teatri, non solo il D’Annunzio, ma anche il Cafaro e il Teatro dei Mille. Investiremo ancora risorse ed energie per restituire alla città uno snodo culturale in cui non solo sarà possibile fruire di spettacoli, ma ci auguriamo che molto presto sarà possibile produrli» aggiunge il primo cittadino di Latina.

Il lavoro procede di pari passo con l’avvio degli spettacoli, un cartellone composto in collaborazione con l’Atcl, che prenderà il via il 4 novembre (da domani mercoledì 26 settembre, i vecchi abbonati potranno rinnovare la tessera)  si chiuderà il 13 aprile. Un percorso in nove tappe, tanti sono gli appuntamenti. Tra i nomi, Umberto Orsini (in Coopenaghen); Stefania Rocca (con Squalificati) per la regia del pontino, Luciano Melchionna;  e poi, star involontaria di questo cartellone, Ascanio Celestini con il suo monologo Pueblo che vedrà sul palco anche il musicista di Latina Gianluca Casadei. Laura Morante porterà al D’Annunzio Voci nel buio. Chiuderà, Morte di Galeazzo Ciano spettacolo nato a Sermoneta dove ha debuttato due anni fa per il Festival Pontino di Musica, per la regia di un altro pontino, Gianfranco Pannone.

IL TEATRO COME IDENTITA’ COLLETIVA – Oggi il teatro è un pezzo di identità della città, come lo stadio. Non importa se io non seguo il calcio, la squadra della città è elemento identitario della comunità –  sottolinea  l’assessore Silvio Di Francia – quella di oggi è un’impresa temeraria contro il suggerimento di non cercare rogne, andiamo in mare aperto”.

«La forza di un territorio si basa sulla sua capacità di fare rete, valorizzando esperienze e risorse. Per questo motivo la Regione sostiene l’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, unico circuito teatrale presente sul territorio, che negli anni ha portato avanti progetti interessanti in grado di creare opportunità di crescita culturale ed economica per i comuni coinvolti. Il Teatro Gabriele D’Annunzio di Latina è parte di questo sistema virtuoso e l’interessante stagione teatrale che presenta oggi sarà certamente di grande richiamo per il pubblico dell’intera provincia» dichiara Albino Ruberti, Capo di Gabinetto della Regione Lazio.

«La Stagione al Teatro Gabriele D’Annunzio è composta da una serie di “eccellenze” sia nell’ambito del lavoro attoriale, sia della scrittura che, per forma e tematica, offrirà al pubblico un interessante spaccato del panorama teatrale italiano. Con il Comune di Latina stiamo sviluppando una collaborazione che porterà a una progettualità ampia e articolata nell’ottica di offrire al pubblico del capoluogo pontino un programma diversificato di attività. Una progettualità quindi tutta in divenire. ATCL, circuito multidisciplinare dello spettacolo dal vivo, finanziato da MIBAC e della Regione Lazio svolge un’attività di sostegno e coordinamento a favore dei Comuni soci, concordata con le amministrazioni locali» spiega Alessandro Berdini dell’Atcl.

GLI SPETTACOLI –
4 novembre – Tre fra i più grandi attori del teatro italiano, Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice aprono la stagione con uno degli spettacoli che nelle varie riprese ha sempre ottenuto un successo unanime di critica e pubblico: COPENAGHEN, di Michael Frayn, regia Mauro Avogadro. Nel 1941 il fisico tedesco Heisenberg fece visita al suo maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti, entrambi coinvolti nella ricerca scientifica sulla bomba atomica ma su fronti opposti: il soggetto di quella conversazione ancora oggi resta un mistero e per risolverlo la Storia ha avanzato svariate ipotesi.

24 novembre – Stefania Rocca, con Andrea de Goyzueta e Fabrizio Vona, saranno i protagonisti di SQUALIFICATI, di Pere Riera, regia Luciano Melchionna. La giornalista più prestigiosa del paese affronta l’intervista più difficile della sua carriera: un faccia a faccia con il Presidente del governo, presumibilmente coinvolto in un crimine aberrante. L’astuto segretario stampa del presidente farà tutto il possibile per convincere l’intervistatrice a dubitare di se stessa. «Un gioco raffinato, una partita a scacchi esclusivamente tra re, cavaliere e torre avversaria tra declinazioni di potere, strategie prive di scrupoli e il giudizio calato dall’alto, con chirurgico e amabile cinismo, da parte di chi afferma sia impossibile sporcarsi le mani» spiega Luciano Melchionna.

16 dicembre – Autore e narratore, interpreti e traduttore del nostro sociale, Ascanio Celestini in PUEBLO, musiche dal vivo di Gianluca Casadei, ci porta in quella che definisce la “periferia dell’informazione”: «Questa è la storia di una barbona che non chiede l’elemosina e di uno zingaro di otto anni, della barista che guadagna con le slot machine, di un facchino africano e di un paio di padri di cui non conosco il nome. La storia dignitosa dei centomila africani morti nel fondo del mare. Questa è la storia di una giovane donna che fa la cassiera al supermercato e delle persone che incontra. Questa è la storia di un giorno di pioggia».

10 gennaio – È liberamente ispirato a Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, DONCHISCI@TTE di Nunzio Caponio, con Alessandro Benvenuti, Stefano Fresi, adattamento e regia Davide Iodice. Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagnato da un Sancho, che è insieme figlio e disorientato adepto, il nostro Don intraprende un corpo a corpo, disperante e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare l’origine del male nel sistema che lo detiene.

3 febbraio – Scritto e diretto da John Pielmeier, VOCI NEL BUIO, anteprima regionale al Teatro Gabriele D’Annunzio – la prima nazionale sarà ad Arezzo – è un elettrizzante e sorprendente thriller, ambientato in una baita isolata, in cui rimane bloccata una famosa psicologa conduttrice di una seguitissima trasmissione radiofonica. Una straordinaria Laura Morante terrà il pubblico con il fiato sospeso, dando voce alla protagonista perseguitata da un maniaco.

16 febbraio  – Premiati con il Leone d’oro alla carriera per il Teatro 2018 alla Biennale di Venezia, Flavia Mastrella e Antonio Rezza portano in scena FRATTO _ X in cui con poetica non convenzionale si fanno cantori e intepreti dell’assurdo quotidiano, in un impeto da suggestioni fotografiche. «L’habitat Fratto_X è un impeto da suggestioni fotografiche. Le immagini raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire. Scie luminose si materializzano con l’inquietante delicatezza dei fiori visti da vicino». racconta Flavia Mastrella.

5 marzo – Secondo il mito, il pomo della discordia è la mela lanciata da Eris, dea della discordia, sul tavolo dove si stava svolgendo il banchetto in onore del matrimonio di Peleo e Teti, per vendicarsi del mancato invito alla festa. La Dea incise sul pomo la frase “Alla più bella”, causando così una lite furibonda fra Era, regina degli dei, Afrodite, dea della bellezza, e Atena, dea della saggezza. Carlo Buccirosso firma testo e regia di una trasposizione ai giorni nostri, in un esilarante affresco della normale famiglia benestante italiana, in IL POMO DELLA DISCORDIA, dove «possiamo realmente comprendere come a volte la realtà, possa di gran lunga superare le fantasie, anche quelle più remote dell’antica mitologia».

30 marzo – Scritto da Samuel Beckett tra la fine del 1948 e l’inizio del ’49, ASPETTANDO GODOT torna in scena in un nuovo allestimento diretto da Maurizio Scaparro, con Antonio Salines, Luciano Virgilio, Edoardo Siravo, Fabrizio Bordignon, Gabriele Cicirello. L’infinita e vana attesa di Vladimiro-Didi ed Estragone-Gogo è diventata l’emblema della condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo, minuscolo e insignificante organismo nella vastità di un cosmo ostile e incomprensibile, segnato fin dalla nascita: «partoriscono a cavallo di una tomba, il giorno splende un istante, ed è subito notte», dice Pozzo.

13 aprile – Enzo Siciliano firma il testo MORTE DI GALEAZZO CIANO, in scena con Francesco Siciliano, Emanuele Vezzoli, Nicola Nicchi, Paola De Crescenzo, Alice Giroldini, Roberto Abbati regia di Gianfranco Pannone, in cui ha voluto concentrarsi sugli ultimi giorni di prigionia che Ciano ha trascorso nel carcere degli Scalzi a Verona, condannato da Mussolini stesso, ma soprattutto dai nazisti, per i fatti del 25 luglio 1943, che videro molti luogotenenti del Duce deporlo con il ben noto “Ordine del giorno Grandi”. Qualcuno ha scritto che “nella cella 27 del Carcere degli Scalzi si consuma una vicenda per la quale nessuno degli ‘attori’ era stato preparato dalla vita”.

IL CARTELLONE –

4 novembre ore 18.30

Umberto Orsini, Massimo Popolizio e con Giuliana Lojodice

COPENAGHEN

di Michael Frayn

regia Mauro Avogadro

24 novembre ore 21.00

Stefania Rocca

SQUALIFICATI

di Pere Riera

regia Luciano Melchionna

16 dicembre ore 18.30

Ascanio Celestini

PUEBLO

di Ascanio Celestini

musiche dal vivo di Gianluca Casadei

10 gennaio ore 21.00

Alessandro Benvenuti, Stefano Fresi

DONCHISCI@TTE

di Nunzio Caponio

adattamento e regia Davide Iodice

3 febbraio ore 18.30

Laura Morante

VOCI NEL BUIO

scritto e diretto da John Pielmeier

Anteprima regionale

La prima nazionale sarà ad Arezzo

16 febbraio ore 21.00

Flavia Mastrella Antonio Rezza

FRATTO _ X

con Antonio Rezza

e con Ivan Bellavista

5 marzo ore 21.00

Carlo Buccirosso

IL POMO DELLA DISCORDIA

con Maria Nazionale

scritto e diretto da Carlo Buccirosso

30 marzo ore 21.00

Antonio Salines, Luciano Virgilio, Edoardo Siravo

ASPETTANDO GODOT

di Samuel Beckett**

regia Maurizio Scaparro

13 aprile ore 21.00

Francesco Siciliano

MORTE DI GALEAZZO CIANO

di Enzo Siciliano

con Paola De Crescenzo, Nicola Nicchi, Emanuele Vezzoli, Roberto Abbati

regia Gianfranco Pannone

Abbonamento a turno fisso (9 spettacoli):

intero ridotto

Platea I settore: euro 160,00 euro 150,00

Platea II settore e Palchi Platea: euro 150,00 euro 140,00

Galleria e Palchi: euro 140,00 euro 130,00

Biglietti:

intero ridotto

Platea I settore: euro 26,00 + 2,50 prev. euro 24,00 + 2,50 prev.

Platea II settore e Palchi Platea: euro 23,00 + 2,50 prev. euro 21,00 + 2,00 prev.

Galleria e Palchi: euro 18,00 + 2,00 prev. euro 16,00 + 1,50 prev.

 

Teatro Gabriele D’Annunzio viale Umberto I, 41/43, LATINA

tel. 0773 652642

orari botteghino:

dal lunedì al venerdì: dalle ore 10:00 alle ore 14:00

martedì e giovedì: dalle ore 15:00 alle ore 19:00

Rinnovo abbonamenti da mercoledì 26 settembre

Campagna nuovi abbonamenti da venerdì 12 ottobre

 

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