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sanità

Punti di primo intervento, i Comitati di difesa si riuniscono a Latina

Appuntamento lunedì 26 novembre al Gabbiano

LATINA – I Comitati per la difesa dei Ppi non si danno per vinti e mentre la Asl promette un’analisi caso per caso, il Comitato di Latina organizza per lunedì 26 novembre presso Il Gabbiano in viale XVIII Dicembre  un’ assemblea pubblica alle ore 17,30. Un appuntamento per esprimere solidarietà ai 7 territori interessati dal progetto, ma anche per rimettere al centro le forti perplessità suscitate dalla manovra programmata dal direttore generale Giorgio Casati: “Il Comitato di Latina è pienamente consapevole dei rischi che rischierebbe lo stesso Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti nel caso in cui venisse meno la preziosa opera dei sette PPI della provincia e in particolare dei cinque (Cori, Cisterna, Sezze, Priverno e Sabaudia) che oggi gravitano proprio su Latina e che tra codici bianchi, verdi, gialli e rossi hanno totalizzato l’anno scorso un totale di 46.000 accessi che sommati a quelli del Santa Maria Goretti porterebbero l’ospedale del capoluogo ad un totale di oltre 100.000 accessi superando il Policlinico Gemelli che ha dimensioni almeno quattro volte superiori al PS del Santa Maria Goretti, progettato alla fine degli anni 90 nella previsione che gli ospedali dei Lepini rimanessero a svolgere la loro preziosa opera di filtro”.

Il Comitato di Latina ha già avviato una raccolta di firme per appoggiare gli altri Comitati con l’ottica  – spiegano in un anota – di “costringere la Direzione generale dell’Azienda e modificare la proposta presentata evitando ogni tipo di rimodulazione o ridimensionamento dell’assistenza di emergenza/urgenza a livello territoriale e garantendo la presenza dei PPI quali presidi di prossimità di importanza fondamentale per gli anziani, i soggetti fragili”.

Il dott. Franco Brugnola, promotore del Comitato di Sabaudia, illustrerà con una serie di slides gli aspetti tecnico organizzativi e giuridici del sistema di emergenza urgenza con particolare attenzione alla situazione provinciale mettendo anche a confronto i servizi offerti oggi e cosa rimarrebbe se fosse approvata la proposta della direzione generale della ASL.

All’incontro sono stati invitati tutti i Comitati della provincia, i trentatré Sindaci e i Sindacati.

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