LATINA – All’interno della ex centrale nucleare di Borgo Sabotino a Latina è stato utilizzato amianto e vi sono stati livelli espositivi superiori alla soglia. La tesi dell’avvocato Ezio Bonanni è stata accolta dal Tribunale di Latina, e il giudice del Lavoro, Umberto Maria Costume, con sentenza n. 505/2019 ha condannato l’INPS a rivalutare la posizione contributiva di un lavoratore calcolando i benefici per esposizione ad amianto e quindi adeguando l’importo pensionistico.
“Una sentenza storica – dice il legale dell’Ona – ora tutti i dipendenti, e non solo quelli della P.A., potranno chiedere un risarcimento previdenziale, anche se non si sono ammalati a, e, soprattutto, avranno diritto alla sorveglianza sanitaria, poiché potrebbero manifestarsi danni alla salute. Il Tribunale di Latina – spiega ancora Bonanni – ha disposto l’accertamento tecnico peritale da cui si evince che nella Centrale Nucleare di Borgo Sabotino è stato utilizzato amianto. Una sentenza che costituisce un precedente giudiziario”.
IL PICCO DELLE MALATTIE CORRELATE ALL’AMIANTO FRA DIECI ANNI – Il picco dei casi di malattie asbesto correlate, mesoteliomi, tumori polmonari, alla laringe, faringe, esofago, fegato, colon e perfino all’ovaio, come l’asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici e le complicazioni cardio-vascolari in provincia di Latina – secondo i dati a disposizione dell’Ona, non è ancora arrivato ed è atteso nel periodo compreso tra il 2028 e il 2030.