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Musica

Premio Cerocchi, vince il pianista Daniele Fasani

La presidente del Campus: "Felice di veder crescere l’interesse dei giovani musicisti i compositori le cui musiche custodiamo"

LATINA – Daniele Fasani, pianista milanese di 25 anni,  è il vincitore  all’unanimità del Premio Riccardo Cerocchi 2019,  bandito per il secondo anno consecutivo dal Campus Internazionale di Musica, con il patrocinio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia,  per promuovere l’opera dei compositori di cui custodisce i preziosi Archivi. Il pianista, che ha proposto le Invenzioni di Goffredo Petrassi,  oltre al premio di tremila euro – assegnato da  BSP Pharmaceuticals –  avrà anche due contratti per concerti dal Campus e  dai “Concerti del Gianicolo” di Roma.

Difficile la scelta della giuria, che ha apprezzato l’alto livello artistico e professionale di tutti i candidati iscritti. Il presidente Claudio Buccarella con gli altri membri, Maria Grazia Bellocchio, Michele Marco Rossi, dal compositore Alessandro Solbiati e dalla musicologa Daniela Tortora,  ha conferito il secondo premio di 2.000€ al chitarrista Flavio Nati (elargito dall’avv. Giampiero Paoli) che ha presentato Nunc di Goffredo Petrassi e Memoria di Fausto Razzi. Anche Nati avrà un contratto dal Campus. Menrtre il terzo premio ha registrato anche quest’anno un pari merito: un ex aequo per   pianisti Anton Verenitsyn (arrivato direttamente da Mosca) e Tiziano Rossetti che hanno presentato brani di Petrassi e Contilli. Al terzo premio di 1.000€  ha contribuito Assicurazioni Travaglia.

Soddisfatta la Presidente del Campus,  Elisa Cerocchi: “Cresce con il premio l’interesse dei giovani musicisti per i compositori di cui si propone il repertorio”, ha sottolineato.

Presente al Circolo Cittadino per tutta la durata delle audizioni e alla proclamazione dei vincitori Francesca Petrassi che ha consegnato i premi.

Il Concorso si è chiuso con l’affettuoso ricordo di Alessandro Solbiati per Riccardo Cerocchi, a cui il Premio è dedicato:  ho avuto la mia prima esecuzione del Festival Pontino nel 1980, il prossimo anno saranno 40 anni – ha detto il compositore milanese – un’opportunità preziosa che ho potuto avere giovanissimo grazie alla passione di Riccardo Cerocchi per i giovani e  per la musica contemporanea. Un impegno che prosegue.

Per chi vorrà visitare gli Archivi del Campus, domenica 1° dicembre, dalle 9 alle 12 –  è in programma l’ultima apertura straordinaria.

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