SAN FELICE CIRCEO – “La nostra comunità deve essere tutelata dai pazzi al volante, da chi confonde il Circeo con una pista automobilistica: l’incolumità dei cittadini deve essere al primo posto”. Così il sindaco di San Felice Circeo Giuseppe Schiboni annuncia le motivazioni dell’installazione di un primo lotto di dissuasori attivi, i cosiddetti Velo Ok, per monitorare la velocità dei veicoli in città: diciassette postazioni di controllo che saranno posizionate sulle strade del territorio comunale a rischio sinistri o ad alta incidentalità: Via Sabaudia, Lungomare Europa, Via Ovoli, via Molella, Via Roma, Via Montenero, Via Monte Circeo, via Terracina e via Domenico Maiolati.
“La Polizia Locale ha effettuato una serie di rilevazioni statistiche della velocità e del traffico – spiega Giuseppe Schiboni, sindaco di San Felice Circeo – che hanno abbracciato sei mesi, dall’inverno all’estate, monitorando tutto il territorio, dai periodi più tranquilli a quando le presenze turistiche hanno toccato il picco massimo. La fotografia della circolazione stradale ci ha permesso di individuare le zone dove gli automobilisti premono sull’acceleratore. In vista del completamento del rifacimento del manto stradale in alcune zone del Circeo, via Terracina e Borgo Montenero, fatto che potrebbe invogliare a correre, l’installazione degli autovelox risulta ulteriormente strategica per garantire la sicurezza di tutti”.
“L’inosservanza del limite di velocità – aggiunge Marco Di Prospero, assessore alla Polizia Locale – e i relativi sinistri non sono tollerabili. La mappatura effettuata dalla Polizia Locale ci ha permesso di individuare tutte le zone a rischio; oltre alle strade principali, saranno installati dei rilevatori di velocità su vie secondarie, dove abbiamo registrato una tendenza alla guida pericolosa. Il Comune ha già programmato un secondo slot di velobox da posizionare su queste strade.”
“Questi strumenti – spiega Leonardo Rognoni, comandante della Polizia Locale – sono di ultima generazione e usano tecnologie di rilevazione per le quali non basta semplicemente decelerare in prossimità dell’autovelox per non essere individuati: sapere dove sono le postazioni e rallentare non è sufficiente. Inoltre, i velobox si possono smontare con facilità per essere ricollocati altrove nel giro di poche ore – a seconda del periodo e delle necessità – dove maggiormente necessario.”