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prossima udienza l'11 febbraio

Processo per i concorsi truccati alla Asl, ammesse tutte le parti civili

Moscardelli, Rainone ed Esposito sono ancora ai domiciliari

LATINA – Ha ammesso la costituzione di tutte le parti civili che ne avevano fatto richiesta il collegio penale del Tribunale di Latina presieduto dal giudice  Aldo Morgigni chiamato a giudicare nel processo a carico dell’ex segretario provinciale del Partito democratico, Claudio Moscardelli, dell’ex dirigente della Asl di Latina Claudio Rainone all’epoca dei fatti capo della Uoc Reclutamento e del funzionario della stesa azienda sanitaria, Mario Graziano Esposito per le note vicende che hanno riguardato il concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 23 posti di collaboratore amministrativo.

Parti civili sono dunque il Comune di Latina, le Asl di Latina, Viterbo e Frosinone che avevano bandito il concorso in forma aggregata, la Regione Lazio, l’associazione ‘Caponnetto’, la Confconsumatori Lazio e due partecipanti al concorso.

Nel processo figurano come testi del pubblico ministero Valerio De Luca che sostiene l’accusa, l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato, Giorgio Casati, all’epoca dei fatti direttore generale della Asl di Latina e l’attuale direttrice dell’Azienda, Silvia Cavalli.

I tre imputati si trovano tutt’ora agli arresti domiciliari, dopo che è stata rigettata nei giorni scorsi l’ultima richiesta di riottenere la libertà. Secondo i giudici che hanno vagliato il ricorso dei difensori permangono le esigenze cautelari.

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