LATINA – E’ iniziata questa mattina davanti alla Corte d’Assise di Latina la deposizione di Desirée Amato nel processo al suo ex, il finanziere Christian Sodano reo confesso del duplice femminicidio della sorella Renée di 19 anni e di sua madre Nicoletta Zomparelli che ne aveva 47. La ragazza, scampata alla furia, prima di cominciare la testimonianza ha ribadito di non voler vedere in faccia Sodano ed è stata protetta da un separee dietro il quale ha cominciato il suo racconto di quel 13 febbraio 2024, quando nella villetta di via Monti Lepini a Cisterna, il 27enne alla sbarra per duplice omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi, sparò con la pistola d’ordinanza a madre e sorella, uccidendole.
“Volevo lasciarlo ma lui non voleva. Mi minacciava e mi controllava”, ha raccontato Desiree ai giudici. Tra i passaggi del racconto anche messaggi su whatsapp: “Mi scrisse: Faccio una strage non mi ferma nemmeno l’esercito”.
In aula c’è anche il sindaco di Cisterna Valentino Mantini.
